Tassa di sbarco, la giunta ci riprova
PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ripropone l’applicazione della tassa di sbarco sull’isola dell’Asinara dopo l’approvazione in via definitiva dell’emendamento al decreto Milleproroghe da...
PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ripropone l’applicazione della tassa di sbarco sull’isola dell’Asinara dopo l’approvazione in via definitiva dell’emendamento al decreto Milleproroghe da parte della Camera dei Deputati.
«Questo ci permette di istituire il contributo di sbarco in deroga a quanto era previsto dalla Finanziaria 2016 – ha detto l'assessore al Bilancio Domenico Vargiu – e nel frattempo è stato predisposto il regolamento». L’argomento, illustrato ieri mattina nella commissione Bilancio presieduta da Carlo Marongiu, stabilisce che il contributo viene corrisposto da ogni passeggero che sbarca sul territorio dell’isola-parco utilizzando vettori che forniscono collegamenti di linea o vettori aeronavali, abilitati e autorizzati, che svolgono servizio di trasporto di persone a fini commerciali. Il contributo può essere determinato fino ad un massimo di 2,50 euro per ogni passeggero: per il periodo che va dall’1 giugno al 30 settembre di ogni anno, invece, la misura massima del contributo è di 5 euro a passeggero. Sono esenti dal pagamento i residenti nel Comune, quelli che prestano attività lavorativa continuativa nel territorio dell’Asinara e i componenti dei nuclei familiari non residenti, proprietari di immobili o domiciliati nel Comune, che risultino in regola con il pagamento dell’imposta. Il gettito è destinato a finanziare interventi di raccolta e smaltimento di rifiuti, recupero e salvaguardia ambientale, spese di decentramento della polizia locale e mobilità sull'isola.
C’è da dire che l’iniziativa del Comune era stata già bloccata dal Ministero e che nel territorio c’era stata la chiara contrarietà del sindaco di Stintino Antonio Diana, attuale vice presidente del Parco nazionale. (g.m.)