La Nuova Sardegna

Sassari

Un’impronta incastra il ladro delle scuole

di Luca Fiori
Un’impronta incastra il ladro delle scuole

Mauro Puseddu, 27 anni, è accusato del furto nell’asilo di via De Carolis. I carabinieri sospettano sia l’autore di altri colpi

25 febbraio 2017
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SASSARI. Quando i carabinieri sono entrati nella casa diroccata in cui viveva a pochi metri dalla stazione ferroviaria per stingergli le manette intorno ai polsi si sono trovati davanti un vero e proprio bazar di oggetti rubati. C’era proprio di tutto - compresi testi scolastici e decine di mazzi di chiavi di abitazioni e scuole - negli scatoloni che Mauro Puseddu, sassarese di 27 anni, aveva accatastato accanto al vecchio materasso in cui passava le notti insieme ad altri clochard, all’interno del vecchio edificio che si trova nell’area di via XXV Aprile in cui un giorno nascerà il centro intermodale.

Per i militari sarebbe lui l’autore del furto messo a segno a ottobre 2016 nella scuola dell’infanzia di via De Carolis ed è per questo che due giorni fa lo sono andati a prendere per notificargli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Antonello Spanu, su richiesta del sostituto procuratore Giovanni Porcheddu titolare dell’indagine.

Al momento dell’arresto i carabinieri si sono però resi conto all’interno di quegli scatoloni c’erano le prove di decine di altri raid messi a segno negli ultimi mesi all’interno di scuole, abitazioni, esercizi commerciali e cantieri edili della città. Tra il materiale recuperato anche alcuni oggetti rubati i mesi scorsi nelle scuole di via Sulcis e di via Manzoni. A incastrare il giovane, che ha qualche precedente per furto, sono state le impronte digitali lasciate su una macchinetta del caffè e sulla porta d’ingresso della scuola dell’infanzia di via De Carolis che era stata forzata con uno spadino. Il bottino in quell’occasione era stato di tre macchine fotografiche, un pc portatile, generi alimentari e un po’ di monete sottratte dopo aver forzato il distributore delle bevande. Sono stati i carabinieri del Ris di Cagliari a risalire a Puseddu analizzando le impronte raccolte dagli investigatori della compagnia di Sassari subito dopo il furto. Per gli uomini guidati dal maggiore Fabio Melci il giovane finito nel carcere di Bancali con l’accusa di furto e ricettazione sarebbe l’autore anche di decine di altri colpi. Durante la perquisizione all’interno del casolare in cui è stato arrestato è saltata fuori refurtiva di ogni genere. Oltre a numerosi testi scolastici, i carabinieri hanno recuperato decine di mazzi di chiavi di abitazioni, scuole, autovetture e motocicli. In alcuni c’erano ancora le etichette con la scritta “Presidenza”, a riprova del fatto che gli obiettivi preferiti da Mauro Puseddu erano proprio le scuole. Ma tra la merce recuperata c’erano anche computer, fotocamere digitali, buoni fruttiferi, carte bancomat, orologi, gioielli e addirittura una baionetta e due fucili da pesca. I carabinieri hanno recuperato anche uno scooter 125 e una bicicletta, insieme a due caschi e a diverso materiale rubato all’interno di cantieri edili. Tra gli oggetti sequestrati non poteva mancare un fornitissimo kit dello scassinatore, composto da decine di chiavi modificate, coltelli e spadini per forzare qualsiasi tipo di serratura insieme a un bastone e un martelletto utilizzati per spaccare i vetri. «L’indagine - ha spiegato ieri mattina il comandante della compagnia Fabio Melci nel corso di una conferenza stampa - non è ancora conclusa». Non è escluso infatti che il giovane abbia agito insieme a dei complici e che alcune impronte e tracce di sangue repertate sui luoghi di altri furti, e ora al vaglio del Ris, portino ancora a lui.

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