La Nuova Sardegna

Sassari

Diabetologia ridotta, rivolta in Anglona

Diabetologia ridotta, rivolta in Anglona

Le ore del servizio nel poliambulatorio di Perfugas sono diminuite. Raccolte 700 firme tra i cittadini

23 febbraio 2017
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PERFUGAS. Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, dieci amministrazioni comunali e diverse centinaia di anglonesi si sono rivolti con urgenza all’Asl e alla Regione per richiamare l’attenzione sul servizio di diabetologia che sempre più a stento tenta di soddisfare le esigenze di un’utenza in progressiva crescita. L’appello rivolto a Regione e Asl risale a diversi mesi fa, quando ai due enti venne richiesto di potenziare il servizio di diabetologo nel Poliambulatorio di Perfugas. La richiesta era stata avallata dall’Asl di Sassari, «a seguito – si legge in un documento dell’Unione – della valutazione delle esigenze assistenziali dell’utenza dell’Anglona che conta un bacino di oltre 25mila abitanti su 13 Comuni».

La Regione non solo non ha accolto la richiesta di elevare a 18 il numero delle ore del servizio, ma addirittura le ha ridotte a 6. Ragione che spiega il disappunto dei sindaci che fanno capo all’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas. A dare forza alla battaglia degli amministratori ci sono anche le popolazioni dei diversi Comuni. In pochi giorni sono state raccolte più di 700 firme per una petizione in cui si rivendica l’urgenza e la legittimità della richiesta, dando pieno sostegno all’impegno dei sindaci.

Nel presentare la loro richiesta alla Regione, per il tramite dell’Unione, i sindaci di Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Nulvi, Perfugas, Santa Maria Coghinas, Sedini e Tergu, nell’eventualità in cui questa venisse rigettata o non accolta, si riservano di adottare ulteriori azioni di rivendicazione e protesta. Se lo dovessero fare, saprebbero di poter contare sull’appoggio dei loro compaesani. Le sei ore di servizio attualmente garantite dall’ambulatorio di diabetologia sono chiaramente insufficienti. Molti pazienti possono testimoniare come lo specialista di turno dedichi alla visita dei pazienti più delle sei ore settimanali previste. I dati documentano chiaramente una situazione molto problematica. I pazienti visitati in un anno sono 1012 e la media giornaliera di visite è pari a 20. Il numero di urgenze (nuovi casi di diabete, diabete scompensato e diabete gestazionale) va poi a sommarsi ai controlli già previsti, con l’effetto di allungare ulteriormente il plus-orario non retribuito e le liste di attesa.

Giuseppe Pulina

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