La Nuova Sardegna

Sassari

Linea marittima con Livorno «Si muova la Rete metropolitana»

di Gavino Masia
Linea marittima con Livorno «Si muova la Rete metropolitana»

La commissione Portualità ha approvato ieri la proposta per cercare di incrementare i traffici portuali Chiesto un intervento nei confronti del Governo nazionale: il collegamento esisteva già in passato

14 febbraio 2017
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PORTO TORRES. L'amministrazione comunale chiede supporto alla Rete metropolitana del nord Sardegna affinchè intervenga sul governo nazionale per incrementare i traffici marittimi portuali con la nuova linea annuale (misto merci e passeggeri) tra Porto Torres e Livorno. Una richiesta da aggiungere all'articolo 3 della convenzione che regola l'esercizio di collegamenti marittimi in regime di servizio pubblico tra la penisola e le isole minori e da trasmettere al ministero dei Trasporti e alla Compagnia italiana di navigazione.

Una riattivazione dopo tanti anni della linea con il porto toscano mediante la Cin Tirrenia, dunque, compagnia che tra l’altro usufruisce di finanziamenti statali. L’argomento era stato portato l’anno scorso per la prima volta in consiglio, poi approvato all'unanimità, ma a distanza di mesi è approdato ieri mattina in commissione Portualità per cercare di trovare un sostegno maggiore attraverso lo strumento politico della Rete metropolitana.

«Il calo del numero delle navi arrivate nel nostro porto negli ultimi 8 anni si attesta sulle mille unità - ha detto il consigliere Carlo Marongiu - e attualmente ci sono 5 navi che giornalmente collegano Livorno con Olbia e Golfo Aranci, trasportando con 70 mezzi quantitativi di merci destinate all'Area vasta di Sassari e nessuna rotta verso il porto turritano». Per anni non è stato possibile caricare tutti gli articolati che ne facevano richiesta sulla linea Porto Torres-Genova, ha aggiunto Marongiu, e il traffico dei mezzi pesanti veniva dirottato verso la tratta Olbia-Piombino anche con tre collegamenti giornalieri: «Si è creata una distorsione dei traffici a sfavore del locale scalo marittimo su cui nessuno ha saputo porvi rimedio».

Se il porto rappresenta un importante punto di riferimento per la Rete metropolitana, condizione indispensabile perché la stessa esista, non lo è invece la Port Authority per il consigliere Franco Pistidda. «Quando siamo entrati nell'Autorità portuale non abbiamo messo condizioni - ricorda - e dobbiamo fare un mea culpa perché finora non c’è stato un trattamento equo per il nostro porto rispetto agli altri due scali: mi trovo d’accordo sulla proposta e dobbiamo fare pressioni perché ci siano altri approdi rispetto ai 4 attuali. Non capisco perché non si possa utilizzare il molo Teleferica per l’approdo delle navi e perché l’amministrazione non chiede di avere il pontile solidi per far scaricare le rinfuse, liberando così le banchine del porto industriale alle navi crociere e passeggeri». La delibera dovrà essere approvata dal consiglio comunale e spetterà al sindaco portarla in discussione nell'assemblea della Rete metropolitana del nord Sardegna. Valutandola come un’opportunità per il rilancio del porto di tutto il territorio.

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