La Nuova Sardegna

Sassari

Storie di profughi nel Giorno del ricordo

I ragazzi dell’Istituto comprensivo di Monte Rosello alto in Consiglio per celebrare la ricorrenza

11 febbraio 2017
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SASSARI. La storia vive ancora oggi, nei ricordi di chi l’ha vissuta, nelle immagini del passato, nelle strade e sotto i portici di Fertilia. La storia degli esuli istriani, dalmati e fiumani, fuggiti dalle loro case e approdati in una terra lontana, italiani in Italia, eppure stranieri. Durante il consiglio comunale riunito in seduta solenne per celebrare il Giorno del Ricordo, quindici studenti dell’Istituto comprensivo del Monte Rosello alto ieri mattina hanno raccontato tramite immagini, brani e musiche questa verità, che hanno imparato grazie a un progetto interdisciplinare per non dimenticare tutti i genocidi dei secoli passati, con uno sguardo al presente. Ad ascoltarli, oltre i compagni delle I, II, III A e B, cittadini che hanno partecipato all'evento, gli stessi consiglieri e consigliere e la giunta.

«Con l’istituzione del Giorno del ricordo si è rotto l’assordante silenzio che aveva sino ad allora impedito che si affrontasse, senza reticenze ideologiche, la tragedia degli infoibati e dell’esodo italiano dalle terre cedute alla Jugoslavia», ha detto in apertura dei lavori la presidente Esmeralda Ughi, che ha scelto di celebrare la ricorrenza per la prima volta.

Il dibattito dell'assemblea civica è stato ricco di interventi, da parte della maggioranza come della minoranza. «A voi che avete 12 anni può fare paura studiare fatti accaduti più di cento anni fa – ha affermato il sindaco Nicola Sanna, rivolgendosi proprio ai giovanissimi studenti che ascoltavano con interesse –. Ma è importante che questo avvenga».

È stata poi la volta degli studenti, che hanno letto brani scritti dagli esuli a Fertilia, ma anche da chi ha scelto, a rischio della vita, di restare nella propria terra. E hanno dato una speranza ricordando che ancora oggi, con il suo centro di accoglienza per richiedenti asilo, Fertilia tramanda questa tradizione di ospitalità e di rispetto di tradizioni e culture.

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