La Nuova Sardegna

Sassari

I Rossomori: «La stazione di Giave deve ripartire»

GIAVE. La vicenda della chiusura della stazione ferroviaria di Giave, arriva in consiglio regionale grazie a un’interrogazione urgente all’assessore ai Trasporti e al Presidente della Regione...

04 febbraio 2017
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GIAVE. La vicenda della chiusura della stazione ferroviaria di Giave, arriva in consiglio regionale grazie a un’interrogazione urgente all’assessore ai Trasporti e al Presidente della Regione Francesco Pigliaru presentata dai consiglieri regionali dei Rossomori Paolo Zedda ed Emilio Usula.

«La Regione finora non ha risposto alle richieste di chiarimento presentate dai rappresentanti delle comunità locali – scrivono Zedda e Usula – mentre le due aziende del Gruppo Ferrovie Italiane hanno scaricato sulla stessa Regione la decisione di sopprimere la fermata di Giave. Chiediamo di conoscere le ragioni che impediscono alla giunta di rispondere a una legittima richiesta dei cittadini».

Secondo i due esponenti dei Rossomori, la decisione di chiudere la stazione di Giave va contro gli interessi della popolazione del Meilogu. «Non si è tenuto conto delle esigenze di un bacino d’utenza di circa 25mila persone – proseguono Zedda e Usula – i sindaci avevano chiesto di mantenere almeno quattro fermate giornaliere ma la richiesta non è stata accolta. Il risultato è che un intero territorio è completamente tagliato fuori dai trasporti ferroviari».

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