La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Le aziende che gestiscono l’appalto del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani dovrebbero consegnare oggi alle organizzazioni sindacali - alle 15 nella sala consiliare del palazzo comunale di piazza Umberto I - la bozza di statuto della società Consortile. Il condizionale è però d’obbligo considerando che una società non ha ancora firmato lo statuto (Asa) e a quanto pare non avrebbe nessuna intenzione di farlo perché esistono delle divergenze con l’altra azienda (Ambiente 2.0) che detiene le quote di maggioranza. Una situazione di conflitto che va avanti da mesi, comunque, e che potrebbe continuare anche questo pomeriggio: la risposta dei sindacati Cgil, Cisl e Fiadel è che senza quella copia di statuto, sottoscritta da entrambe le aziende, sarà proclamato unitariamente lo sciopero. Oltre ad altre azioni di contestazione per difendere i lavoratori e gli utenti che pagano le tasse per avere un servizio efficiente. All’origine del dissidio c’è probabilmente il numero che dovrebbe comparire all’interno del consiglio di amministrazione della Consortile, su proposta di Ambiente 2.0, ossia 2 consiglieri per il socio di maggioranza Ambiente 2.0 (presidenza più 1 consigliere) e un consigliere di nomina per il socio di minoranza Asa. Una situazione di non facile soluzione, almeno considerando la riunione al palazzo del Marchese non andata a buon fine, che sta diventando una telenovela antipatica che va avanti dalla scorsa estate. Il documento statutario, a suo tempo già condiviso e reso pubblico dalle imprese della Rti, ad oggi è sottoscritto soltanto dal legale rappresentante di Ambiente 2.0 ed è stato depositato l’11 gennaio nel Comune di Porto Torres a disposizione di Asa. Che in teoria potrebbe firmare anche questa mattina prima di arrivare all’appuntamento pomeridiano con le organizzazioni sindacali. Ieri mattina il consigliere Davide Tellini (Psd’Az) ha invece chiesto di poter inserire al primo consiglio comunale utile la discussione sul servizio raccolta rifiuti, per aggiornare i consiglieri e quindi la cittadinanza sul servizio in generale e poter dare l'opportunità a tutti i consiglieri di esprimere le proprie considerazioni in merito alle azioni messe in campo dalla amministrazione sulla costituzione della società Consortile. «La gestione dell'appalto – ricorda l’esponente sardista –, per rispetto dei cittadini che hanno subito l'aumento del balzello della tassa, a fronte di un servizio sempre più scadente, deve essere affrontato con la dovuta determinazione da parte della amministrazione, che non può assolutamente rimanere spettatore passivo delle diatribe tra le società che compongono la Rti per la costituzione della Consortile».