La Nuova Sardegna

Sassari

Omicidio a Busachi, prima di morire Angelo Palmas ha lasciato un indizio sull'assassino

di Simonetta Selloni
Busachi, il luogo dell'omicidio di Angelo Palmas
Busachi, il luogo dell'omicidio di Angelo Palmas

Verso la svolta l’inchiesta sull’omicidio del pastore: disposte dai carabinieri perquisizioni negli ovili

17 dicembre 2016
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BUSACHI. Un qualche segno, un indizio, forse tracciato con le ultime forze di un moribondo. Angelo Palmas potrebbe essere riuscito a comunicare qualcosa prima di morire. I carabinieri di Ghilarza e i Cacciatori di Sardegna hanno eseguito diverse perquisizioni, tra le quali una nella casa di un allevatore di Busachi, il cui fienile era stato incendiato alla fine dell'estate.

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Sono queste le novità nelle indagini sull’assassinio dell’allevatore, ucciso giovedì mattina da tre fucilate che non gli hanno lasciato scampo. Il tempo di una brevissima agonia, davanti alla recinzione che delimita il terreno nel quale teneva il bestiame, principale occupazione, ma dove anche estraeva il sughero che poi vendeva. Una vita metodica, squarciata dall’agguato nelle campagne vicino al santuario di Santa Susanna. Una zona a cinque chilometri dall’abitato, giovedì mattina affollata, oltre che dagli allevatori che hanno le aziende, anche dai cacciatori. E non è escluso che il killer di Angelo Palmas – uno dei pochi elementi certi è il fatto che ad agire sia stato un solo assassino – si sia magari vestito proprio come un cacciatore, per non destare sospetti.

Angelo Palmas non ha avuto scampo. Sceso dalla sua Alfa 156, ha fatto pochissimi passi ed è stato colpito. Aveva 47 anni e un passato ingombrante, legato alla faida che per due decenni ha insanguinato Busachi e nella quale era rimasto coinvolto. Nel 1992 era scampato a un agguato, due anni dopo era finito in manette con l’accusa di aver ucciso Cosimo Luigi Mele, una delle vittime di un regolamento di conti legato al mondo agro-pastorale. Ma da quella storia Palmas era uscito pulito, seppure appesantito da 14 mesi di carcerazione preventiva.

Se l’omicidio sia legato a quelle vecchie vicende, è una delle ipotesi sulla quale lavorano i carabinieri della Compagnia di Ghilarza, coordinati dal maggiore Alfonso Musumeci. Ieri c’è stato un altro sopralluogo nel tancato della morte, con i Cacciatori di Sardegna. Poi altri interrogatori, tra il Guilcer e l’alto Oristanese. Palmas viveva a Nuoro con la moglie e le figlie, una volta uscito dal carcere si era allontanato da Busachi dove comunque tornava perché aveva un podere. Non è escluso che l’uccisione sia maturata per questioni più recenti rispetto a una vecchia faida i cui protagonisti sono in gran parte morti, o in carcere, oppure lontani.

Un’inchiesta, di cui si occupa il procuratore della Repubblica di Oristano Ezio Domenico Basso, di non facile lettura. Bisognerà attendere i risultati dei rilievi del Ris di Cagliari. Oggi intanto il medico legale Roberto Demontis farà l’esame autoptico, e si chiarirà esattamente l’ora del delitto. E con tutta probabilità in serata sarà celebrato il funerale a Nuoro. Dove Palmas troverà sepoltura. Lontano, e questa volta per sempre, da Busachi.

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