La Nuova Sardegna

Sassari

A Sassari l’inferno di Pina: salvato un beagle ridotto pelle e ossa

di Luigi Soriga
A Sassari l’inferno di Pina: salvato un beagle ridotto pelle e ossa

La cagnetta era legata a catena, denutrita e disidrata Blitz dei vigili urbani a Ghiriga Minori, denunciato il padrone

03 dicembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il suo mucchietto di ossa sotto pochi millimetri di pelle hanno fatto capolino per giorni nei gruppi Facebook. Impossibile ignorare la foto di un animale così denutrito e malridotto e non cliccarci sopra per capire che storia ci fosse dietro.

Si chiama Pina, è un beagle, ha tre anni, e ancora sta lottando per rimanere aggrappata a questa vita da cani. È ricoverata nell’ospedale veterinario e per ora la prognosi resta riservata. Si porta dietro un passato di maltrattamenti che è difficile da cancellare: legato a catena, chiuso in un recinto, cibo quando capita, acqua col contagocce. E infatti ciò che si vede è il riassunto di un cane: coda, orecchie e per il resto uno scheletro rivestito di poca pelle.

La sua salvezza sono state due persone passate accanto al suo inferno proprio per caso. Hanno visto le sue condizioni, hanno pesato in un amen le sofferenze, e hanno chiesto spiegazioni al proprietario indaffarato nel terreno intorno. La sua indifferenza alla sorte dell’animale è stata disarmante. Così è partito il tam tam su Facebook, e la denuncia per maltrattamenti viene inviata anche al comando dei vigili urbani di Sassari. I quali, la sera stessa fanno un blitz nella zona Arena del Sole, Ghiriga Minori, ma trovano il recinto vuoto e nessun inquilino nell’abitazione vicina. Allora decidono di ripassare all’alba del giorno successivo, e questa volta Pina è all’interno della sua piccola prigione, con lo sguardo basso, depressa, infreddolita e disidratata. Gli agenti chiedono subito l’intervento del veterinario dell’Asl, che visita l’animale e lo dichiara in prognosi riservata. Il cane è in evidente pericolo di vita. Viene disposto l’immediato sequestro e il trasferimento nella clinica veterinaria. Gli vengono somministrate delle flebo e i medici tentano di tirarlo su fisicamente. Ma non è una situazione semplice, perché è molto deperito, con un’atrofia muscolare generalizzata e pieno di ulcere in bocca e abrasioni nelle zampe.

Il proprietario dell’animale viene invece denunciato per maltrattamenti .

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative