La Nuova Sardegna

Sassari

Servizio rifiuti, dopo le proteste arriva lo sciopero

di Gavino Masia

Decisa l’astensione dal lavoro su tutti i turni il 14 dicembre Tra le contestazioni, la mancata attivazione del consorzio

02 dicembre 2016
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PORTO TORRES. Le società che gestiscono l’appalto del servizio raccolta rifiuti solidi urbani continuano a rimandare la costituzione della società consortile - così come promesso a sindacati e amministrazione comunale sin dallo scorso mese di luglio - e la Cgil Funzione pubblica ha deciso di proclamare una giornata di sciopero per il 14 dicembre. Ci sarà dunque una astensione collettiva dal lavoro per i lavoratori addetti ai servizi di igiene ambientale del Comune, ai sensi della legge 146/90, decisa a seguito dell’apertura in data 15 novembre della procedura di raffreddamento dei conflitti dove le aziende non hanno mostrato la volontà di voler ottemperare alla richiesta dell’organizzazione sindacale. Lo sciopero è proclamata su tutti i turni e cicli di lavoro e, durante quella giornata, saranno garantiti solo i servizi minimi essenziali. Una rottura delle trattative portate avanti da diversi mesi, dunque, nonostante i diversi incontri promossi per far capire alle due società l’importanza della costituzione di una società consortile sia per i lavoratori e sia per la qualità del servizio da offrire alla città. Sono diverse le motivazioni che hanno portato alla protesta, e la Cgil le elenca una per una nella missiva indirizzata a tutte le parti interessate. «In primis ovviamente la mancata costituzione da parte della Rti di una società strumento-consortile entro il 30 ottobre – ricorda il segretario generale Fp-Cgil Paolo Dettori –, come da accordi in sede di verbale di passaggio diretto del 30 febbraio e come da verbali di raffreddamento conflitti del 14 giugno, 7 luglio e 22 settembre». Poi il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità dovuti da Assoambiente (azienda Asa Ambiente) e la mancata erogazione ticket per oltre 3 mesi (EnergEtika e Pianeta Ambiente). Tanti solleciti per la costituzione di una società consortile per la gestione dei rifiuti da parte delle organizzazioni sindacali non sono quindi bastati a convincere le due aziende che gestiscono il servizio di raccolta rifiuti, che ha quanto pare si trovano ancora una disorganizzazione completa nel cantiere dove operano.

Anche l’amministrazione comunale aveva contestato alcune inadempienze relative al capitolato di appalto dei rifiuti da parte di Ambiente 2.0 e Asa Ambiente (quantificando i disservizi con una sanzione di 135mila euro), perché al momento delle verifiche svolte dall’ufficio Ambiente la Rti non aveva completato il nuovo parco macchine, non aveva il crono programma del lavaggio delle isole ecologiche e mancava il programma della pulizia delle caditoie. «Il personale versa in grave stato di malumore a causa della pessima gestione dell’organizzazione del lavoro e dei carichi di lavoro», conclude il segretario generale della Fp-Cgil".

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