La Nuova Sardegna

Sassari

Due Comuni insieme per salvare Pont’Ezzu

Ittireddu e Mores al lavoro per il restauro del ponte romano in decadenza: si parte dalla pulizia del sito

16 ottobre 2016
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ITTIREDDU. Un’iniziativa congiunta dei Comuni di Ittireddu e Mores restituirà nuova bellezza all’antico rudere romano di Pont’Etzu situato al confine tra i due paesi, la cui sopravvivenza è minacciata da una fitta vegetazione che sta andando a insinuarsi tra le sue volte.

E’ bastato un semplice contatto tra le due amministrazioni per trovare la soluzione, almeno in via provvisoria: con uno sforzo economico congiunto le due amministrazioni, sentito e acquisito il parere positivo della Soprintendenza grazie alla responsabile territoriale dottoressa Nadia Canu, hanno incaricato la ditta Mdv di Massimiliano Maccioni di Torralba di provvedere alla pulizia, attraverso la devitalizzazione di diversi fichi e altre piante che ne stanno mettendo a dura prova la tenuta strutturale. Il tutto in attesa di un intervento di restauro conservativo del quale si possiede già il progetto.

E’ una bella novità in un panorama di campanilismo imperante come quello attuale, nel quale nonostante le spinte dall’alto in favore di progetti unitari molti Comuni faticano a mettersi d’accordo anche per le minime cose. Davanti alla decadenza del ponte romano, invece, che è riconosciuto come patrimonio da entrambi i Comuni, l’accordo si è trovato, e si continuerà a lavorare in maniera congiunta per portare avanti il successivo progetto di restauro. «Seppure pochi, i denari utilizzati per la tutela del nostro patrimonio - dicono i sindaci di Ittireddu, Franco Campus, e di Mores, Peppino Ibba - sono sempre ben spesi, mentre è auspicabile l’unità di intenti di tutte le amministrazioni verso un obiettivo condiviso che è quello della promozione della nostra cultura millenaria». Ci sono tanti altri ponti da costruire, insomma, dove i ponti simboleggiano la volontà di superare gli ostacoli . (b.m.)

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