La Nuova Sardegna

Sassari

Contrasto alle povertà, il Comune “taglia” la Tari

di Gavino Masia
Contrasto alle povertà, il Comune “taglia” la Tari

La giunta stanzia 21mila euro per aiutare le famiglie che non riescono a pagare Via anche ai progetti di inserimento socio-lavorativo per soggetti svantaggiati

15 ottobre 2016
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PORTO TORRES. Alla crisi economica devastante che investe la città – con un aumento esponenziale di famiglie che non riescono ad arrivare neanche a metà mese – l’amministrazione comunale sta cercando di far fronte attraverso tre linee di intervento che fanno parte delle risorse del programma regionale per il contrasto delle povertà estreme.

Il problema più urgente, inserito nel proposta approvata ieri pomeriggio dalla giunta, riguarda tutte quelle persone che non possono pagare il tributo della Tari: oltre 21mila euro saranno infatti utilizzati per aiutare i cittadini che non si trovano nelle condizioni di ottemperare a questo pagamento del tributo, aumentato rispetto alla scorsa annualità, questo perché il Comune si può limitare al soddisfacimento specifico di uno solo delle spese essenziali e potrebbe incrementare l’importo del contributo tenendo conto della composizione e numerosità della famiglia. Circa 12mila euro verranno utilizzati, invece, per specifici progetti di inserimento socio-lavorativo dei soggetti tutelati dalla legge 20. Questo permetterà l’inserimento di persone con grosso svantaggio psichico all’interno di percorsi lavorativi finalizzati all’inclusione, per migliorare la loro integrazione socio-relazionale.

«In questo caso – ricorda l'assessore alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – la decisione dell'amministrazione va incontro alle persone che maggiormente hanno difficoltà di inserimento sociale e nel mondo lavorativo: il progetto del Comune, fra i primi a far ripartire questo tipo di progettazione attraverso la scelta di indirizzare dei fondi specifici, sarà realizzato grazie alla fondamentale collaborazione del Centro di salute mentale della Asl di Sassari e a dieci aziende locali, nove di Porto Torres e una di Sassari, a cui va un sentito ringraziamento per la sensibilità mostrata nel mettersi a disposizione per ospitare nel proprio contesto lavorativo gli utenti selezionati dai professionisti del Centro».

La terza linea di intervento riguarda servizi di pubblica utilità, con 150 inserimenti da maggio ad oggi, e ha come scopo l’inclusione sociale di persone che vivono condizioni di povertà e che hanno capacità lavorativa. Le attività possono prevedere un orario limitato e flessibile, adeguato alla condizione, alle esigenze, alle potenzialità e abilità, alla progettualità personale. L’accesso è consentito a un solo componente del nucleo familiare con Isee non superiore a 5mila euro.

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