La Nuova Sardegna

Sassari

Investito nel sottopasso: è gravissimo

di Luca Fiori
Investito nel sottopasso: è gravissimo

Stefano Ribichesu era a piedi: è stato catapultato sull’asfalto da una Citroen C3 guidata da una 22enne. È in Rianimazione

11 ottobre 2016
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SASSARI. Stava attraversando la strada per raggiungere il cimitero e portare un fiore sulla tomba del padre, quando un’auto condotta da una 22enne gli è piombata addosso, travolgendolo a pochi metri dalle strisce pedonali. Le condizioni di Stefano Ribichesu, 53 anni, sassarese ma residente a Ossi, sono apparse subito gravissime: da ieri mattina l’uomo lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile a causa di un profondo trauma cranico riportato nell’impatto con l’asfalto.

Dipendente del Banco di Sardegna molto conosciuto in città, ieri mattina poco dopo le 8.30 l’impiegato ha lasciato l’auto nei pressi di via padre Zirano e poi si è diretto a piedi verso il sottopasso che dalla zona industriale immette in città, in uno degli ingressi più trafficati e caotici. Arrivato all’altezza del semaforo a pochi passi dal dopolavoro ferroviario, Stefano Ribichesu ha deciso di attraversare la strada per raggiungere il cimitero. Ieri l’uomo aveva preso un giorno di ferie e aveva deciso di fare una visita alla tomba del padre. L’impiegato ha fatto pochi passi e subito dopo è stato travolto da un Citroen C1 condotta da una sassarese di 22 anni che procedeva verso la chiesa di Santa Maria e che molto probabilmente è stata abbagliata dal sole.

Impatto devastante. L’impatto è stato devastante: il 53enne ha battuto prima la testa sul parabrezza dell’utilitaria - mandandolo in frantumi - e poi, dopo un volo in avanti di cinque metri, è stato catapultato sull’asfalto, proprio all’ingresso del sottopassaggio.

Sul posto si sono precipitati i medici del 118 e gli agenti della polizia locale. Per diversi minuti i sanitari hanno praticato all’uomo il massaggio cardiaco riuscendo per ben due volte a far ripartire il suo cuore. Nell’impatto con l’auto Stefano Ribichesu ha perso molto sangue e per due volte è andato in arresto cardiaco. Quando i medici sono riusciti a stabilizzarlo, l’impiegato è stato accompagnato al pronto soccorso e poi trasferito nel reparto di Rianimazione. Oltre al profondo trauma cranico l’impiegato ha riportato fratture in varie parti del corpo. I medici del Santissima Annunziata non hanno sciolto la prognosi. Solo nelle prossime ore sarà possibile capire la reale entità delle sue condizioni. Praticamente illesa, ma sotto choc la giovane autista della Citroen C1. La 22enne sassarese ha raccontato agli agenti della polizia locale, coordinati dal comandante Gianni Serra, di non aver potuto far niente per evitare l’impatto.

Abbagliata dal sole. A quell’ora il sole era ancora molto basso e la giovane alla guida dell’utilitaria sarebbe stata abbagliata proprio a pochi passi dall’ingresso del tunnel. La sua versione è stata poi confermata da alcuni automobilisti che hanno assistito all’incidente e che hanno confermato agli agenti che a causa della luce abbagliante del sole in quel momento era quasi impossibile guidare. Secondo i testimoni anche la velocità della Citroen sarebbe stata moderata. Le auto in quel momento erano incolonnate e l’andatura - secondo chi si trovava sul posto - non superava i 30 chilometri orari. L’impatto sarebbe dunque stato inevitabile. La sagoma di Stefano Ribichesu si è materializzata davanti agli occhi della 22enne quando ormai era troppo tardi. Anche il tentativo di frenata è stato purtroppo inutile.

Per alcune ore - durante i rilievi dell’incidente - il traffico in città è stato deviato dagli agenti verso il cavalcavia. Dell’accaduto è stato informato il sostituto procuratore Paolo Piras. Il magistrato ha disposto il sequestro della Citroen e gli accertamenti sulla giovane che si trovava al volante, esami che hanno dato esito negativo.

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