La Nuova Sardegna

Sassari

Perdite alle condotte, niente acqua dalle 17

Perdite alle condotte, niente acqua dalle 17

Abbanoa deve anticipare di 6 ore le annunciate restrizioni idriche: previsti disagi in molti quartieri

04 settembre 2016
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SASSARI. La campagna di risparmio idrico per ora sta andando peggio del previsto. Per far fronte alla carenza d’acqua nell’invaso del Bidighinzu, l’Ente Acque della Sardegna (Enas) ha chiesto ad Abbanoa di diminuire sensibilmente i prelievi dal potabilizzatore. La conseguenza è che anche la quantità idrica immessa all’interno della rete è ridotta e dunque l’unico accorgimento possibile per riequilibrare il sistema è il ricorso ai razionamenti notturni. Abbanoa aveva preventivato di chiudere il serbatoio di via Milano, che si approvvigiona dall’impianto del Bidighinzu, dalle 23 alle 4 del mattino. Invece a quanto pare questa stima oraria era stata troppo ottimistica, perché la fascia di sospensione si è dilatata dalle 17 alle 4 del mattino.

A complicare le cose ci hanno pensato due grossi interventi realizzati ieri sugli acquedotti di Truncu Reale e Bidinghinzu. Le squadre di Abbanoa sono state impegnate in due riparazioni delle condotte adduttrici. Il primo è avvenuto a Monte Fiocca, lungo l’acquedotto di Truncu Reale, dove è stata rilevata una dispersione che stava causando disagi nelle zone di Sant’Orsola, Ottava, Marchetto e Zuari.

Un secondo intervento di eliminazione perdite è stato necessario attuare in località Badde Ittiresa lungo la condotta del Bidighinzu. Entrambi i lavori sono stati conclusi. Le due dispersioni, però, hanno ulteriormente compromesso le riserve nei serbatoi cittadini rendendo indispensabile anticipare alle 17 la chiusura dell’erogazione da via Milano.

Le zone interessate dall'interruzione sono: Lu Fangazzu, San Paolo, San Giuseppe, Monserrato, Monte Rosello Medio, Sassari 2, Badde Pedrosa, Tingari, Valle Gardona e Gioscari.

Non basta: le scarse riserve nei serbatoi hanno reso necessario provvedere alla chiusura notturna dell’erogazione dalle 22 alle 6 a Sorso e Sennori. I due centri sono ugualmente alimentati dal Bidighinzu.

Quindi per ora Abbanoa non ha potuto mettere in campo quella serie di contromisure utili ad assotigliare le fasce orarie di interruzione e limitare il più possibile i disagi per gli utenti.

I tecnici, per far fronte alla carenza dell'invaso del Bidighinzu, e al potabilizzatore che non può più produrre a pieno regime, avevano intenzione di intervenire sul versante Truncu Reale in modo da sopperire al deficit idrico. In pratica una parte della risorsa proveniente da Truncu Reale, viene dirottata dall'impianto di sollevamento di Monte Oro verso il ponte di Rosello e infine canalizzata sul serbatoio di via Milano. «E' nel nostro interesse evitare le restrizioni - dicono i vertici di Abbanoa - non solo per garantire un adeguato servizio, ma anche per non porre sotto stress le condotte con chiusure e riaperture dell'erogazione».

Gli scossoni dovuti ai ripetuti cali di pressione creano pesanti sollecitazioni alle condotte vecchie e logorate, e questo potrebbe determinare, come già accaduto più volte, il rilascio di materiali e detriti che compromettono la potabilità dell’acqua.

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