La Nuova Sardegna

Sassari

A “Visioni solidali” arrivano i due corti proposti da Mondo X

Questa sera torna la rassegna nel cortile di Palazzo Ducale In scena “Positivo scomodo” e “Quando arrivano gli angeli”

26 luglio 2016
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SASSARI. L’ottava edizione della rassegna “Visioni solidali”, patrocinata dall’assessorato alle Culture del Comune, non va in vacanza. Oggi nel cortile di Palazzo Ducale, sarà l’Associazione Mondo X – Sardegna, al suo secondo anno di partecipazione alla manifestazione, a proporre due cortometraggi.

Mondo X è stata fondata nel 1980 da padre Salvatore Morittu, quale iniziativa dei Frati Minori Francescani di Sardegna e opera nel campo del disadattamento sociale e dell’emarginazione con azioni concrete a favore di chi, per ragioni diverse e in differenti forme, si trova in situazioni di dipendenza patologica – droghe, alcol, ludopatia – e dal 1998, con l’istituzione della Casa Famiglia Sant’Antonio Abate, assiste anche persone colpite da Aids.

Il progetto della Casa Famiglia per malati di Aids, a tutt’oggi unica in Sardegna nel suo genere, si realizza grazie ad un’equipe di operatori, medici e infermieri, coadiuvati da numerosi volontari, che garantiscono assistenza in un accogliente contesto sociale. La Casa, nata nel Convento di Sant’Antonio Abate, messo a disposizione dai Frati Minori, è stata ristrutturata e inaugurata nel 1998, grazie ad una encomiabile catena di solidarietà della gente di Sassari. Mondo X – Sardegna si autofinanzia prevalentemente attraverso le proprie attività lavorative artigianali, agricole, zootecniche e i contributi liberi di privati.

I due cortometraggi in programma questa sera, dal titolo “Positivo scomodo” e “Quando arrivano gli angeli” trattano rispettivamente il primo dell’importante stigma sociale derivante dalla sieropositività di coloro che, a causa dell’infezione, trovano davanti a sé insormontabili barriere, soprattutto in caso di necessità di cure sanitarie.

Il corto, per la regia di Alessio Lavacchi, è la storia di una giovane madre “scomoda”, interpretata dall’attrice Barbara Rizzo, paziente sieropositiva oggetto di discriminazione, talvolta involontaria, a causa della sua sieropositività. L’attrice è affiancata da veri operatori sanitari che hanno contribuito al progetto, utilizzato peraltro in vari percorsi formativi delle Aziende Sanitarie Toscane.

Il secondo cortometraggio, sapientemente realizzato da un gruppo di giovani di Adria, supportati da insegnanti, gruppi sportivi e semplici cittadini del centro in provincia di Rovigo, tratta il tema delle dipendenze in genere e tenta di porgere un argomento spesso doloroso, con un tono a volte relativamente leggero, tipico delle giovani generazioni. Il corto è stato curato da Anita Galimberti e considera in particolare le problematiche che devono affrontare non solo coloro che lottano con le dipendenze – da gioco, droga o alcol – ma anche e soprattutto le famiglie e la pluralità dei soggetti istituzionali coinvolti.

Introdurrà la sera il giornalista e scrittore Gianni Garrucciu con un’intervista a padre Salvatore Morittu, fondatore dell’Associazione Mondo X – Sardegna e, alle due proiezioni seguiranno alcune testimonianze di giovani ospiti delle Comunità.

Appuntamento dunque per le 21 per il prosieguo della manifestazione che ha già visto protagoniste le associazioni del Mos, noiDonne2005, Ponti non Muri, Emergency, Zoe, Amnesty International e, a seguire, le proiezioni a cura di Crew, il 28 luglio e Andalas de Amistade il 2 agosto, ultimo appuntamento.

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