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Violenze su un minore, va in carcere a 79 anni

Violenze su un minore, va in carcere a 79 anni

SASSARI. Quando ha visto i carabinieri presentarsi nella sua abitazione con un’ordinanza di carcerazione ha avuto un momento di sbandamento. Sapeva che la condanna a nove anni per abusi continuati su...

29 maggio 2016
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SASSARI. Quando ha visto i carabinieri presentarsi nella sua abitazione con un’ordinanza di carcerazione ha avuto un momento di sbandamento. Sapeva che la condanna a nove anni per abusi continuati su un minore era diventata definitiva, ma G.D. sassarese di 79 anni, pensava che vista l’età avanzata sarebbe riuscito a evitare di finire in cella. Non è stato così, ieri mattina i carabinieri sono andati a bussare alla sua abitazione e lo hanno accompagnato nel carcere di Bancali. L’uomo è accusato di una serie continuata di abusi commessi dieci anni fa nella zona di Olbia nei confronti di un minore. I giudici di primo e secondo grado lo hanno ritenuto colpevole e a niente è servito il suo ricorso in Cassazione. Durante il processo di primo grado erano state fondamentali le dichiarazioni della vittima, che aveva raccontato ai giudici gli anni da incubo vissuti accanto a quell’amico di famiglia che si era rivelato un orco.

È probabile che l’uomo richieda ora, tramite i suoi legali, di poter scontare la pena in regime di arresti domiciliari, ma fino a quel momento dovrà adeguarsi alla vita dietro le sbarre. Di recente la Cassazione ha stabilito che si può entrare in carcere anche dopo aver compiuto i 70 anni, a patto che l’anziano sia davvero pericoloso. In questo caso il giudice è tenuto a dar conto dell’esistenza di esigenze cautelari di intensità così elevata e straordinaria da rendere in concreto inadeguata ogni altra misura.

La sesta sezione penale si era così espressa, occupandosi del ricorso, in questo caso accolto, di un 74enne calabrese condannato in primo grado a 12 anni di reclusione con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il pm aveva chiesto e ottenuto che nei confronti dell’anziano ritenuto nell’organizzazione il “vangelo” o “capo bastone” officiante i riti di affiliazione dei sodali, fosse applicata la custodia in carcere.

Nei confronti del 79enne è stata fatta una valutazione simile e per il pensionato si sono spalancate le porte del carcere di Bancali. (l.f.)

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