La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, letti fai da te e reparti in tilt: blitz del Nas all’ospedale civile

di Vincenzo Garofalo
L'ospedale civile di Sassari
L'ospedale civile di Sassari

In Geriatria e Gastroenterologia continua l’emergenza e arrivano i carabinieri. Pazienti in corsia per il sovraffollamento, barelle aggiustate con sciarpe e lacci

05 maggio 2016
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SASSARI. Martedì mattina, ore 9: mentre al sesto piano dell'ospedale Santissima Annunziata, il direttore generale dell'assessorato regionale alla Sanità, Giuseppe Maria Sechi, incontrava i commissari della Asl, Agostino Sussarellu, e dell'Aou, Giuseppe Pintor, per discutere della qualità del servizio sanitario, un piano sotto, a Geriatria e Gastroenterologia, i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni (Nas), chiamati dai familiari di una paziente, certificavano il sovraffollamento dei due reparti: camere al completo e ben otto pazienti costretti sulle barelle, in corridoio.

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E ancora barelle e letti aggiuntivi fuori norma, senza sponde di sicurezza, freni, testate, tenuti in sesto con l'ingegno del personale infermieristico, utilizzando lacci emostatici, e perfino le sciarpe e i foulard degli stessi degenti.

Una situazione di emergenza ormai cronica che si ripete di giorno in giorno. Anche ieri alle 14 nei due reparti che occupano lo stesso piano del Santissima Annunziata, i pazienti sulle barelle erano quattordici. Un sovraccarico segnalato più volte dal personale che lavora in reparto al commissario straordinario, al direttore sanitario, al direttore di presidio. Senza risultati. I trentadue letti disponibili tra Geriatria e Gastroenterologia sono costantemente occupati e il ricorso alle barelle e ai letti aggiuntivi su cui arrivano i pazienti direttamente dal pronto soccorso, è obbligato.

Con gravi rischi per i degenti e per il personale medico e infermieristico. Sì perché barelle e letti aggiuntivi non sono omologati, non rispondono alle più elementari norme di sicurezza. Tanto che il loro utilizzo è stato espressamente vietato dalla stessa direzione sanitaria che ha emanato al riguardo direttive precisissime. Ma davanti a un numero di ricoveri superiore ai posti disponibili, non esistono altre soluzioni. Anche perché gli altri reparti dove ci sono letti disponibili, spesso rifiutano di accogliere i pazienti provenienti da geriatria e gastroenterologia. È successo proprio ieri. Non avendo posti liberi dalla geriatria una donna è stata mandata in ortopedia. Il trasferimento è durato poco: dopo pochi minuti la paziente è stata rispedita al mittente, e si è dovuta accontentare di un ricovero in barella.

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Neanche le ripetute verifiche dei carabinieri del Nas, che ormai entrano in reparto almeno una volta al mese, sono serviti a migliorare la situazione. I militari, guidati dal comandante Gavino Sotgia, fanno il loro dovere fino in fondo: controllano lo stato delle cose, prendono appunti, scattano foto, compilano verbali e se non riscontrano ipotesi di reato, inviano una dettagliata segnalazione della situazione di emergenza all'assessorato regionale alla Sanità. Poi nulla cambia. I degenti in barella occupano costantemente il corridoio dei due reparti e anche i letti aggiuntivi (non omologati) devono sostare in corsia: le stanze sono troppo piccole per accoglierli.

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