La Nuova Sardegna

Sassari

Blitz in chiesa a Usini, i ladri rubano i soldi per i poveri

di Franco Cuccuru
Blitz in chiesa a Usini, i ladri rubano i soldi per i poveri

I malviventi hanno forzato la serratura della sagrestia Il bottino supera i 2000 euro: erano le offerte per la Caritas

01 maggio 2016
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USINI. Ancora un furto nella chiesa della Natività di Maria Vergine situata nella centrale via Roma, arteria principale del paese. Sembra diventata ormai una brutta consuetudine la visita dei malviventi che approfittano dei momenti in cui la chiesa è chiusa per mettere a segno i colpi. Mercoledì l’ennesimo furto che fa seguito a quello messo a segno nei primi giorni di febbraio, in cui erano stati sottratti circa mille euro in monete dall’ufficio del parroco.

La pista più probabile è quella dei ladri in trasferta, gli usinesi amano e rispettano le proprie cose in particolare tutto quello che è sacro, essendo un paese altamente devoto. Anche questa volta è stato proprio l’ufficio di don Luigi Casula ad essere stato preso di mira. Intorno alle 16, prima di uscire per la benedizione delle famiglie con l’acqua Santa, il parroco aveva chiuso accuratamente, sia l’ufficio che le porte situate all’interno della chiesa che portano alla sagrestia.

Intorno alle 18 il parroco ha aperto la porta della sacrestia situata nella Capella della Madonna del Carmelo. Appena messo piede all’interno, don Luigi ha notato accanto alla porta che conduce all’altare una chiave per terra. Un qualcosa che ha fatto insospettire don Luigi che subito ha verificato se la porta fosse aperta e dopo aver controllato accuratamente la porta si presentava chiusa.

Per precauzione la serratura era stata messa al sicuro con doppia mandata lasciando la chiave nella topa in modo da evitare che qualcuno potesse infilare una seconda chiave dall’esterno. A questo punto la preoccupazione e i sospetti che qualcosa di strano fosse accaduto hanno spinto don Luigi a controllare accuratamente prima la sagrestia poi il suo ufficio. Anche qui si è notato qualcosa di strano perché nonostante la porta dell’ufficio fosse chiusa, come lasciata due ore prima al momento dell’apertura don Luigi non ha avuto difficoltà nel girare la chiave nella serratura che ultimamente presentava qualche difetto. Innestata la chiave quindi la porta si è aperta facilmente, da qui l’amara sorpresa. I cassetti degli armadi erano completamente aperti e rovistati: una situazione che ha trasformato i sospetti in realtà.

La prima cosa che ha notato il parroco è che mancava una busta che conteneva una cifra piuttosto consistente in banconote di vario taglio, poco più di 2000 euro. Erano i soldi che don Luigi avrebbe dovuto consegnare la sera stessa ad un rappresentante della Caritas locale per devolverli in beneficenza alle famiglie bisognose del paese. Immediatamente sono state informate le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Usini guidati dal maresciallo Matteo Secchi che hanno provveduto ad affettare il sopralluogo, avviando le indagini atte a individuare eventuali tracce lasciate dagli ignoti malfattori.

Un più accurato controllo effettuato successivamente dal parroco e dai carabinieri ha permesso di accertare che sia la porta della serratura secondaria della sagrestia che quella dell’ufficio erano state forzate sicuramente mediante l’utilizzo di un passe-partout. Nella stessa giornata un altro colpo è stato messi a segno nella chiesa parrocchiale di Ittiri con le stesse modalità eseguite a Usini e poi a Tissi dove i malviventi questa volta non sono riusciti a mettere a compimento la vile opera.

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