La Nuova Sardegna

Sassari

Aci in guerra, il voto salta tra le polemiche

di Roberto Spezzigu
Aci in guerra, il voto salta tra le polemiche

Molti iscritti si presentano: trovano le porte chiuse e l’ordinanza del commissario nominato venerdì

01 maggio 2016
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SASSARI. Continua la battaglia per le elezioni dell’Aci di Sassari che ora, dopo i vari ricorsi al Tar Sardegna, rischia di spostarsi anche in altre sedi giudiziarie. Ieri doveva essere il giorno buono perché i soci votassero e mettessero fine alla lunga polemica della nomina della nuova dirigenza invece, in tanti, si sono trovati nel primo pomeriggio davanti alla sede dell’ente di Viale Adua, senza poter accedere ai locali. Il commissario straordinario Mario Maulu, nominato a sorpresa venerdì sera dal ministro, aveva deciso infatti di sospendere le procedure elettive e rinviarle a data da destinarsi.

Tutto dopo che venerdì mattina si era regolarmente riunita l’assemblea e, constatata la regolarità della nomina della commissione ma mancando la maggioranza dei soci, aveva rinviato alla seconda, e definitiva, seduta di ieri l’elezione del nuovo consiglio direttivo che doveva sostituire quello uscente presieduto da Stefano Mario Mundula. In serata il colpo di scena: il ministro competente mandava il decreto di nomina del commissario straordinario dell’automobil club sassarese. Per un periodo non superiore a sei mesi veniva nominato commissario dell’Aci Sassari Mario Maulu, già presidente dell’Aci Oristano.

Così, dopo tante polemiche e due ricorsi al Tar che aveva prima annullato in via cautelativa le elezioni previste per il 16 gennaio e lo scorso giovedì 28 dichiarato legittime e regolari quelle che si sarebbero dovute svolgere ieri, il commissario Maulu decideva e deliberava «di sospendere la procedura elettorale in corso e di rinviarla ad una data successiva per assicurare parità di trattamento e la migliore partecipazione possibile dei soci dell’Automobil Club di Sassari». In tanti, compreso il presidente Mundula, si sono ugualmente ritrovati ieri, visibilmente contrariati dal prolungarsi di una querelle che si riteneva giunta all’epilogo. E alla fine il presidente ha pomeriggio ha presentato un documento che ripercorreva tutti i passaggi della questione e che apriva nuovi scenari di scontro: «La delibera del commissario di rinvio delle elezioni è un atto palesemente illegittimo e contenente fatti previsti dalla legge come reato e per questo è in corso una denuncia per eccesso di potere a altri reati».

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