La Nuova Sardegna

Sassari

Da Possibilmente un appello ai vandali: «Fate volontariato»

di Barbara Mastino

Dopo i danni causati nel centro di aggregazione San Nicola Crediti formativi ai ragazzi del liceo attivi con la Onlus

23 aprile 2016
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OZIERI. La denuncia è scattata doverosa dopo gli atti vandalici ai danni della saletta dell’associazione Possibilmente scoperti mercoledì scorso, ma dalla onlus che si occupa di attività di aggregazione e integrazione dei disabili non arrivano dure parole di condanna, bensì una mano tesa agli ignoti autori del gesto.

Nelle belle, intense, parole scritte dalla presidente del sodalizio Bianca Maria Balata pubblicate nella pagina Facebook dell’associazione c’è l’affetto di una mamma, affranta e sconcertata di fronte a un gesto sconsiderato compiuto da ragazzi che potrebbero essere i suoi, i nostri, figli. E c’è anche un invito: tornate da noi, ma a darci una mano. «Non conosco i vostri nomi – scrive la presidente – ma immagino il vostro disagio e penso ai vostri volti mentre come novelli Barbari devastate la nostra sede. Vi immagino giovani, forti, ma con gli occhi spenti perché privi della luce della conoscenza e della curiosità. Privi della consapevolezza che vi avrebbe permesso di comprendere il grande lavoro che l’associazione Possibilmente svolge quotidianamente per l’integrazione delle persone con disabilità. Privati della curiosità che avrebbe dovuto spingervi a frequentare quei locali dedicati all'intrattenimento dei giovani e, soprattutto, mancanti delle più normali regole del vivere civile che vi avrebbero impedito di vandalizzare il nostro ufficio. Non invochiamo per voi pene severe – è quindi la conclusione del messaggio –, ma la possibilità di farvi conoscere la realtà nella quale operiamo. Avreste di certo meno tempo per le vostre scorribande! Voi avete distrutto: noi invece, costruiamo! Costruiamo rapporti umani, legami affettivi, piccoli capolavori della quotidianità. Avete solo da imparare».

Ecco l’invito, dunque, a riflettere e capire che è più bello, costruire piuttosto che distruggere. Tanti ragazzi lo hanno già capito, e si sono avvicinati alle attività della Onlus, che, a coloro che sono studenti, in accordo gli istituti scolastici, rilascerà degli attestati con crediti formativi.

Nel frattempo continuano ad arrivare all’associazione dimostrazioni di simpatia e stima, e tante persone sono già al lavoro per rimettere a posto l’ufficio.

Gesti e pensieri di affetto che, come dice ancora la presidente, «hanno creato in noi una tale reazione propositiva da farci sentire ancora più motivati e concreti. Eppure – conclude – oggi abbiamo dovuto ratificare che il vero disagio non è dovuto alla disabilità più o meno dichiarata, ma alle vite vuote di contenuti e di amore verso il prossimo».

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