La Nuova Sardegna

Sassari

l’ordine del giorno

Riforma rete ospedaliera, il Comune alza la voce

di Antonio Meloni

SASSARI. Gli emendamenti alla legge di riordino della rete ospedaliera regionale incassano anche il consenso unanime del consiglio comunale sassarese. L’ordine del giorno, presentato dalla...

01 aprile 2016
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SASSARI. Gli emendamenti alla legge di riordino della rete ospedaliera regionale incassano anche il consenso unanime del consiglio comunale sassarese. L’ordine del giorno, presentato dalla consigliera Carla Fundoni, è stato votato ieri sera durante la seduta dell’assemblea civica. Prima di Pasqua il documento era stato approvato anche dai componenti le commissioni sanità dei comuni di Sassari, Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi, riunite in seduta plenaria proprio a Palazzo ducale.

La tappa finale del lungo percorso, avviato nei mesi scorsi, prevede ora la consegna del documento ai consiglieri regionali del Sassarese con la richiesta di farsi portavoce di quelle istanze in consiglio regionale quando, a breve, sarà aperta la discussione.

Le esigenze del Nord Ovest dell’isola sono diverse e tutte impellenti, ma se Sassari reclama un presidio di secondo livello, con parità di ruoli e funzioni rispetto a Cagliari, Alghero necessita di un nuovo ospedale mentre Ozieri rivendica risorse per potenziare l’esistente. Un piano di investimenti che consenta di aggiornare le tecnologie in uso, avviare la manutenzione dove serve e garantire, al contempo, assistenza di qualità. Alghero e Ozieri, in particolare, vorrebbero scongiurare il declassamento. Ittiri e Thiesi puntano sull’ospedale di comunità e sul mantenimento dei reparti di lungodegenza.

A Sassari si lotta per salvare la chirurgia pediatrica e la rete oncologica, il centro di sclerosi multipla e la rete per la terapia del dolore. Ma si punta anche alla chirurgia toracica e alla presenza di hospice e case della salute adeguati al territorio. Non è tutto, Sassari, infatti, è anche sede universitaria e il timore diffuso è che la paventata riduzione di strutture e funzioni possa ricadere sulle iscrizioni alla facoltà di medicina e alle scuole di specializzazione. La soddisfazione per il lavoro svolto finora filtra chiaramente dalle parole di Carla Fundoni: «Un risultato importante è già la nascita di una rete di Comuni che puntano su un obiettivo unico, la salvaguardia di un’assistenza sanitaria di qualità che non può essere messa in discussione da alcuna razionalizzazione».

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