La Nuova Sardegna

Sassari

Cooperazione e sicurezza diventano corso di laurea

Cooperazione e sicurezza diventano corso di laurea

Prima nell’isola, l’Università attiva una triennale di respiro internazionale Carpinelli: «Sarà interdisciplinare e coinvolgerà almeno otto dipartimenti»

20 marzo 2016
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SASSARI. Dal prossimo anno accademico l’università attiva un nuovo corso di laurea triennale in “Sicurezza e cooperazione internazionale”, novità assoluta nel panorama nazionale e unico in Sardegna.

«Il corso - riferisce il rettore, Massimo Carpinelli - nasce dalle conoscenze maturate dall’università di Sassari nelle attività di ricerca sui temi della sicurezza e cooperazione internazionale. L’esperienza ci suggerisce un profilo del corso con un forte carattere interdisciplinare e, per questo motivo, coinvolgerà specialisti afferenti ad almeno 8 dipartimenti dell’ateneo. Intendiamo così intercettare, con un mirato percorso di formazione professionale, le molteplici e articolate necessità di intervento che gli attuali, complessi problemi della sicurezza civile (ambientale, alimentare, sanitaria, umana), impongono ai decisori pubblici e alle organizzazioni internazionali. Il Dipartimento di Giurisprudenza (proponente), insieme al Dipartimento di Agraria e al Dipartimento di Scienza della Natura e del Territorio, quali dipartimenti associati, hanno elaborato un progetto culturale altamente innovativo nel panorama dell’istruzione universitaria italiana, che si discosta nettamente dai corsi imperniati unicamente sulle scienze sociali o di quelli di Scienze della Difesa e della Sicurezza a indirizzo militare».

Declinando il concetto di sicurezza nelle sue diverse connotazioni e nei conseguenti ambiti operativi, il corso di laurea in Sicurezza e Cooperazione Internazionale integra nel progetto formativo discipline appartenenti all’area socio-politologica-economica-giuridica con discipline dell’area tecnico-scientifica. L’obiettivo di integrazione interdisciplinare promosso dal corso, tuttavia, non si limita ai soli aspetti della formazione e della didattica, poiché interessa altrettanto sensibilmente il campo della ricerca scientifica. Un’iniziativa di questo genere propone infatti una serie di domande di ricerca di carattere trasversale e interdisciplinare che scardinano i tradizionali steccati accademici e alimentano l’interazione, entro un preciso disegno strategico, tra scienze sperimentali e scienze sociali, i cui incroci possono fertilizzare campi di ricerca autenticamente innovativi.

«I potenziali fruitori del corso - spiega il Professor Gian Paolo Demuro, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza - appartengono a tre categorie: oltre agli studenti provenienti dalle scuole superiori e motivati da una spiccata sensibilità nei confronti di temi quali il rispetto dei diritti umani, la cooperazione internazionale, la sicurezza interna ed esterna, il corso potrà accogliere chi ha già maturato esperienze di carattere operativo anche in ambito militare, che desideri acquisire competenze specifiche sul coordinamento, gestione e direzione di sistemi organizzativi-funzionali in ambito civile, come quelli tipici dei progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo, oltre che di operazioni di supporto alla pace e interventi di tutela delle popolazioni colpite da calamità naturali. Il corso sarà certamente di interesse anche per il personale operante presso la Pubblica Amministrazione che desideri acquisire una specializzazione nel settore della protezione civile». Alla fine del triennio, che verrà attivato gradualmente anno dopo anno, già si pensa all’avvio di un corso di Laurea Magistrale, ancora da definire nei dettagli.

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