La Nuova Sardegna

Sassari

Ha inizio la grande festa del movimento scout

Ha inizio la grande festa del movimento scout

Oggi e domani le celebrazioni dei cent’anni dell’esercito in pantaloncini Si parte questo pomeriggio con un convegno, poi la giornata del pensiero

20 febbraio 2016
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SASSARI. "Semel scout, semper scout", cioè sei scout per una volta e lo sarai per sempre, e una volta cresciuto darai «l’esempio ai fratelli più giovani», perché gli "anziani" si interessano sempre delle unità e in questo modo incoraggiano i ragazzi.

Oggi e domani, ai due appuntamenti celebrativi dei cent’anni dello scautismo a Sassari e nel territorio ci saranno anche loro, gli anziani che in gioventù hanno fatto parte del movimento e che ora, con la loro azione, proseguono la missione scout anche nella vita.

Si parte questo pomeriggio alle 18 con l’appuntamento che è nell’auditorium Giovanni Paolo II del Seminario, con il convegno i “100 anni di scautismo nella zona di Sassari, cento anni di educazione”.

Al tavolo dei relatori, coordinati da Giangavino Dettori, capo scout e incaricato regionale alla formazione capi, ci saranno lo storico Franco Lecca, il responsabile della zona di Nuoro e formatore Agesci Danilo Portas, l’assistente ecclesiale regionale Agesci don Salvatore Fois, la pedagogista Laura Pinna e il sindaco Nicola Sanna.

Domani , invece, l’attesissimo appuntamento è con la “Giornata del pensiero 2016”, il Thinking day. In piazza d’Italia alle 9, per l’alzabandiera si ritroveranno tutti i gruppi di Sassari, Alghero, Porto Torres e Ozieri. Prima la messa con l’arcivescovo quindi giochi e tanto altro tra gli stand informativi che animeranno il salotto buono della città. Alle 16, dopo il rinnovo della Promessa, con l’ammaina bandiera gli scout si saluteranno e si daranno appuntamento nelle loro sedi.

A dare una testimonianza dell’attività di scout ci sarà anche Mario Spanedda, classe 1933, che nel 1949 a 16 anni entrava a far parte degli scout di Santa Maria. Per lui quella negli scout è stata un’esperienza che ha lasciato il segno, con ricordi bellissimi che restano vivi ancora oggi.

Il suo è stato un percorso iniziato da subito come capo branco, proseguito come capo reparto e poi come capo clan. Nel 1964 diventò commissario provinciale e nel 1966 venne chiamato a dirigere il gruppo di Sassari III a San Nicola e contribuì all’apertura del Sassari IV a San Giuseppe. La sua esperienza di scout proseguì sino alla seconda metà degli anni Ottanta, quando decise di lasciare spazio ai giovani. Negli scout lo hanno seguito anche i suoi cinque figli che hanno iniziato la grande esperienza come lupetti e coccinelle.

«Ho accompagnato il mio branco sino al clan - afferma fiero - e oggi molti di quegli scout sono ancora in servizio, a volte mi incontrano e ricordano quegli anni».

Per Mario Spanedda il reparto è una occasione di formazione e di maturazione: «Cammini assieme ad altre persone come te che ti stimano - riprende - cresci, diventi uomo».

E allora vivere all’interno del branco, del clan, del gruppo lascia in tutti un segno indelebile.

«Per me – prosegue Mario Spanedda – quello che ho vissuto è diventato un sistema di vita che non può essere cancellato».

Restano i momenti vissuti assieme, quando la tenda diventa una casa e il sacco a pelo il letto. Restano gli insegnamenti, sempre uguali da più di cent’anni, basati su uno schema educativo che fa perno su quattro punti: salute e forza fisica, abilità manuale, formazione del carattere e servizio del prossimo.

Gli scout sabato e domenica lo racconteranno ai sassaresi e non solo, con tutto l’entusiasmo e il coinvolgimento che il movimento, creato nel 1907 da sir Robert Baden-Powell, è in grado di trasmettere.

L’evento è organizzato dall’Agesci, l’associazione guide e scout cattolici italiani della zona di Sassari, con il patrocinio dell’amministrazione comunale guidata da Nicola Sanna.

Semel scout, semper scout", insomma, sei scout per una volta e lo sarai per sempre. E per tutti gli ascout piccoli e grandi saranno davvero due giorni di grande festa.

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