La Nuova Sardegna

Sassari

«L’arma non era mia», assolto

«L’arma non era mia», assolto

Esporlatu, trovarono una pistola nel terreno di famiglia e un 45enne finì nei guai

09 febbraio 2016
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ESPORLATU. Avevano trovato una pistola e delle cartucce in un terreno della sua famiglia, mezzo abbandonato, che si affaccia quasi sulla strada e quindi accessibile a chiunque. Ma i suoi genitori erano i proprietari e quindi i carabinieri erano andati a chieder conto a lui – Celestino Durgali, 45 anni – di quest’arma. E lo avevano anche arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco. Anche se aveva regolare porto d’armi considerato che ha l’hobby della caccia.

Alcuni giorni fa il giudice lo ha assolto con formula ampia da un’accusa che lui e la sua famiglia – persone oneste e stimate in paese – hanno sempre respinto con forza. Una sentenza che si è basata sull’assenza della prova – come aveva spesso sottolineato il suo avvocato difensore Lorenzo Soro – principio che sta alla base di ogni condanna. Durgali nulla sapeva di quell’arma trovata nel terreno di famiglia e il giudice del tribunale gli ha dato ragione. Su richiesta dello stesso legale della difesa, oltretutto, era stata anche eseguita una perizia sulla pistola e non era stata rilevata alcuna impronta che appartenesse al 45enne.

Anche per questo il tribunale del Riesame, lo scorso aprile, aveva scarcerato Celestino Durgali senza applicargli alcuna misura minore, neppure un obbligo di firma o di dimora. Era diventato un uomo libero a tutti gli effetti. Ora è arrivata anche la chiusura del processo con una sentenza assolutoria che restituisce a lui e alla sua famiglia un po’ della serenità perduta in questi anni. (na.co.)

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