La Nuova Sardegna

SASSARI. Tre anni di Ici non pagata al comune di Santa Maria Coghinas per le terme di Casteldoria sono costati cari a un dirigente “distratto” del settore Patrimonio della provincia di Sassari. Una dimenticanza a cui per i due anni successivi si era cercato di porre rimedio, sbagliando però gli importi dovuti.

Un pasticcio che ha comportato un debito fuori bilancio di oltre 31mila euro per la Provincia, comprensivo di interessi e di sanzioni in favore del Comune termale. A rispondere di questi errori sono stati chiamati due dirigenti che si sono alternati nel settore Patrimonio, ma alla fine la Corte dei Conti ha ritenuto che solo uno dei due dovesse essere condannato. Il primo è riuscito a dimostrare di non essere in alcun modo responsabile del disguido, mentre il secondo è stato condannato a pagare poco più di duemila euro più le spese processuali. La sentenza di pochi giorni fa pone fine a una storia iniziata a dicembre del 2012 quando il consiglio provinciale aveva riconosciuto un debito fuori bilancio di oltre 31mila euro a favore del Comune di Santa Maria Coghinas, derivante da irregolarità nel pagamento dell’Ici per le terme di Casteldoria. Il dirigente condannato a pagare si era difeso spiegando di aver confidato nei dati fornitigli dai propri collaboratori che – secondo quanto stabilito – non avevano incluso lo stabile provinciale tra quelli che avrebbero dovuto pagare l’Ici. La mancata inclusione sarebbe dovuta alla condizione dell’immobile, interessato nel corso di oltre quindici anni da importanti lavori di ristrutturazione, riadattamento, riqualificazione e completamento, della cui conclusione il dirigente chiamato a risarcire il danno non ha mai ricevuto comunicazione dal settore Edilizia.