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La minoranza a Sotgiu: «Sui debiti più chiarezza»

La minoranza a Sotgiu: «Sui debiti più chiarezza»

PLOAGHE. I gruppi di minoranza “Insieme per Ploaghe” e “Ora si cambia” intervengono per chiarire alcuni aspetti delle dichiarazioni fatte dal sindaco Carlo Sotgiu sull’assestamento del bilancio,...

10 gennaio 2016
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PLOAGHE. I gruppi di minoranza “Insieme per Ploaghe” e “Ora si cambia” intervengono per chiarire alcuni aspetti delle dichiarazioni fatte dal sindaco Carlo Sotgiu sull’assestamento del bilancio, evidenziando che nei primi sette mesi di amministrazione la Giunta ha adottato tre provvedimenti fondamentali in materia di patrimonio e bilancio, ovvero la relazione di inizio mandato sulla situazione patrimoniale e finanziaria dell’ente, firmata dal sindaco Sotgiu, che dichiara e conferma la regolarità della situazione patrimoniale del Comune di Ploaghe, l’adozione da parte del consiglio comunale della delibera di approvazione degli equilibri di bilancio e infine la delibera di approvazione dell’assestamento di bilancio al 30/11/2015. «Questi provvedimenti sono stati regolarmente approvati dal consiglio comunale e corredati dei pareri tecnici e di legittimità dei responsabili dei servizi, e del parere favorevole del revisore dei conti - precisano i consiglieri - e in questi sette mesi della Giunta Sotgiu, il consiglio comunale non è mai stato chiamato a esaminare, riconoscere e approvare eventuali debiti fuori bilancio. Una domanda sorge spontanea: di cosa parla il sindaco Sotgiu? Cita i debiti legati al servizio socio-assistenziale, di cui lui conosce bene la genesi e l’evoluzione, anche perché parte di quella cifra che viene sbandierata come trofeo è maturata negli ultimi sette mesi del suo mandato. Si tratta di debiti correnti o di gestione causati dal mancato o ritardato trasferimento delle risorse da parte dello Stato e della Regione e che determinano difficoltà di liquidità e di cassa. Una situazione comune purtroppo a tutti i Comuni sardi e Ploaghe non fa eccezione, causata dai vari provvedimenti di spending review e dal patto di stabilità». I consiglieri spiegano che si tratta di debiti di esercizio, uno legato al ricovero di una ragazza extracomunitaria presso una casa di accoglienza di Sassari che ha origine nel lontano 2007 su provvedimento del giudice e del quale la Giunta uscente ha percorso tutte le strade per liberarsi ritenendolo iniquo, mentre riguardo il debito della Fondazione Sgb si tratta sempre di un debito di esercizio, di cui parte maturato negli ultimi sette mesi con la giunta comunale in carica. «Perché sugli atti ufficiali si scrivono alcune cose, riteniamo quelle reali, mentre sulle reti sociali ne vengono scritte altre? - chiedono i consiglieri - con la conseguenza che i cittadini rimangono disorientati. Riteniamo che il tempo degli alibi è scaduto e che non sia utile la politica dello scaricabarile ma sia necessario mettersi a lavorare seriamente dando risposte ai cittadini e non facendo proclami e propaganda spicciola». (m.t.)

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