La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, assegnato l’appalto del nuovo ospedale

di Paoletta Farina
Sassari, assegnato l’appalto del nuovo ospedale

La Salc–Gemmo si è aggiudicata in via provvisoria i lavori per 77 milioni che cambieranno il volto dell’assistenza cittadina

19 dicembre 2015
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SASSARI. Primo passo importante verso la realizzazione del nuovo ospedale universitario che cambierà il volto, e anche la qualità, della sanità cittadina. In una seduta pubblica che si è tenuta mercoledì scorso, la commissione giudicatrice presieduta dall’ingegner Roberto Manca, responsabile dell’ufficio tecnico dell’Azienda ospedaliero universitaria, ha assegnato l’appalto da 77 milioni di euro, in via provvisoria, all’associazione di imprese Salc-Gemco e alla Mythos che ha eseguito la progettazione.

I vincitori. I vincitori l’hanno spuntata su altri quattro colossi dell’edilizia: la Pessina spa (che sta completando l’orto botanico a Piandanna), l’Astaldi - NBI - Pellegrini, la Inso Spa (che ha vinto l’appalto per l’ospedale di San Gavino Monreale) e la spagnola SIS SC pa. Del raggruppamento vincitore, oltre alla Salc di Milano (Gruppo Salini) ed alla Gemmo di Vicenza, fa parte anche l'impresa sassarese Giuseppe Angius Costruzioni, unica azienda del nord Sardegna presente tra tutti i concorrenti. La società Mythos di Aosta, poi, che è specializzata in edilizia sanitaria, ha tra i soci fondatori lo studio sassarese “Solmona”, anche in questo caso unica struttura di progettazione sarda in gara per il nuovo complesso ospedaliero. Ora si attende l’ufficializzazione della aggiudicazione all’impresa vincitrice, che ha fatto la miglior offerta economica e tecnica.

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La delibera che sancisce la conclusione della gara è attesa nei prossimi giorni. Sicuramente entro il 31 dicembre, una data obbligatoria entro cui concludere la procedura d’appalto, pena la perdita del finanziamento della Regione, che con la riorganizzazione complessiva della rete ospedaliera ha previsto che a Sassari venga creato, insieme a Cagliari un ospedale di secondo livello ad altissima specializzazione. Un passaggio che sarà completato quando avverrà l’incorporazione dell’Ospedale Santissima Annunziata con l’Aou. Per la realizzazione complessiva di quella che sarà la nuova logistica ospedaliera, saranno però necessari altri fondi, un’ottantina di milioni.

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Il progetto. Il progetto coinvolge parte del Santissima Annunziata ed il complesso delle cliniche universitarie a valle di viale San Pietro. Nell'area del vecchio ospedale, che verrà pian piano svuotato di funzioni, è prevista la demolizione del “palazzo rosso”, ormai diventato un rudere, e la realizzazione del nuovo reparto materno infantile. Nel complesso universitario è prevista la realizzazione di una nuova struttura di ingresso, accogliente e dotato di negozi e servizi, un nuovo pronto soccorso, due parcheggi pluripiano seminterrati da mille posti; il parcheggio sud è dotato di una copertura destinata a piazza che sarà situata davanti al nuovo materno infantile con attrezzature per il gioco dei bambini. I due blocchi, separati da viale San Pietro, saranno collegati con tunnel sotterranei e passerella aerea. Viale San Pietro, diventerà quindi completamente pedonale. Una ricucitura dell’esistente, un adeguamento di strutture oramai diventate obsolete perché molte sono state realizzate negli Anni Sessanta, sono gli obiettivi del progetto.

La ristrutturazione. Per i blocchi esistenti, dal palazzo Clemente alle “stecche”, è prevista una profonda ristrutturazione che consentirà la separazione dei percorsi dei malati, dei medici, del pubblico, “del pulito e dello sporco” e dei servizi, secondo le più aggiornate modalità di gestione degli ospedali. Barelle e carrelli per la distribuzione dei pasti, visitatori e personale, insomma, non si incroceranno più nei corridoi. È previsto anche il rifacimento integrale degli impianti con l'utilizzo di energie alternative e la riduzione dei consumi.

I lavori. Cominceranno con l'allestimento del cantiere, la demolizione del palazzo rosso, la realizzazione dei nuovi corpi aggiunti (ingresso e pronto soccorso) e del parcheggio nord. Il problema più ostico da affrontare sarà far convivere i cantieri con le necessità di pazienti e personale ed evitare disagi. Quanto ai tempi di realizzazione, considerati i vari passaggi burocratici, non sarà possibile, probabilmente, dare inizio ai lavori prima della fine del 2016. E nel migliore dei casi occorreranno cinque anni perché si possano concludere tutte le opere previste. Ma, dopo tanta attesa, le strutture sanitarie saranno finalmente moderne e funzionali.

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