La Nuova Sardegna

Sassari

Osilo, progetto sulla dipendenza da gioco

Il Comune ha predisposto azioni che aumentino la qualità della vita fra i componenti della comunità

29 novembre 2015
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OSILO. Un progetto di “benessere e promozione della salute della comunità”, verrà proposto a breve agli osilesi, grazie a un’ipotesi di lavoro condivisa fra maggioranza e minoranza consiliare e alla collaborazione del “Serd” (Servizio dipendenze) della Asl di Sassari. L’idea è nata dall’osservazione secondo cui, pur confermandosi Osilo, tutto sommato, quella che viene definita un’isola felice nell’hinterland sassarese, è possibile cogliere nel contesto sociale comportamenti e fenomeni che costituiscono un campanello d’allarme, e che consigliano un intervento volto a migliorare la qualità della vita complessiva della comunità e a costituire quel momento di prevenzione primaria che di norma garantisce i risultati più efficaci e duraturi. L’osservazione si è appuntata, in particolare, sul gioco d’azzardo che, secondo alcuni, andrebbe diventando, in più di un caso, una vera e propria dipendenza patologica. In un incontro tenutosi in Comune fra il sindaco, Giovanni Ligios, il capogruppo della minoranza Franco Urgeghe, alcuni consiglieri comunali, Gregorio Salis del Serd di Sassari, e il servizio sociale di Osilo, sono state poste le basi per una collaborazione che vedrà coinvolti gli stessi partecipanti, ma che si allargherà presto a tutte le associazioni e istituzioni presenti in paese.

Un percorso, è stato definito, di “ricerca/formazione/intervento”, dove tutte e tre le azioni viaggiano in maniera integrata e simultanea, risultando già quella che sarebbe la prima fase della ricerca, anche occasione di formazione per i partecipanti e allo stesso tempo primo momento di intervento. Le prossime tappe saranno scandite da un impegno istituzionale del Comune sui temi trattati, che si tradurrà in una deliberazione del consiglio comunale che, vista la stretta collaborazione instauratasi sull’argomento fra maggioranza e minoranza, verrà approvata sicuramente all’unanimità. Seguirà un incontro con le istituzioni locali, scuola, carabinieri, chiesa, e con le associazioni del volontariato e del privato sociale, con cui sarà avviato su una scala più ampia quel percorso di ricerca/formazione/intervento indicato come asse portante del lavoro. L’obiettivo è quello di raggiungere il massimo del coinvolgimento su di un’azione che lavora in primo luogo per la promozione della salute e da cui si attendono riflessi positivi sulla prevenzione e sul recupero delle dipendenze patologiche.

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