La Nuova Sardegna

Sassari

il fratello

«Sassari più sicura di Barcellona»

di Luigi Soriga

Il racconto della lite: «Al posto nostro le avrebbe prese chiunque»

03 novembre 2015
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SASSARI. Hanno facce pulite, orecchini, sguardi intelligenti. L’aria di chi potrebbe perdere una sera tra le braccia di una bella ragazza, o di una buona birra, o di una chitarra, ma mai avrebbe voglia di perdere tempo inseguendo i guai.

Se uno pensa a ragazzi attaccabrighe, strafottenti, o maleducati, sbaglia proprio identikit. Le botte non se le sono affatto cercate: sono arrivate e non era possibile scansarle.

«Mai ci saremmo aspettati una cosa simile – racconta Alberto, lo studente Erasmus pestato, fratello del giovane accoltellato all’addome – per noi Sassari è sempre stata una città tranquilla e accogliente. A dire il vero mi è sempre piaciuta proprio per questo suo essere sicura. Secondo me ancora più sicura della città in cui sono nato e cresciuto, cioè Barcellona». Gli studenti Erasmus, dicono Alessandra Sechi e Valentina Pintus della Esn, l’associazione che si occupa di supportare gli ospiti dell’Università, sono assolutamente integrati. «Non solo fanno gruppo tra di loro, ma hanno molti amici sassaresi. Si trovano benissimo, sono contenti. Il fine settimana si ritrovano quasi sempre in piazza d’Italia, fanno ora fino a trasferirsi in qualche altro pub o locale». E infatti anche sabato notte erano una trentina sotto lo sguardo attento di Vittorio Emanuele. «Come sempre c’è uno che suona la chitarra e gli altri che cantano – dice Alberto – succede così: iniziamo tra di noi, e poi si uniscono altri ragazzi. Perché siamo allegri, ci piace condividere una birra e conoscere gente nuova. E anche i sassaresi sono così. L’episodio dell’altra notte non mi ha fatto cambiare idea. So benissimo che nessuno ce l’aveva con noi, e che se al nostro posto ci fosse stato qualsiasi altro gruppo, di qualunque nazionalità o provenienza, avrebbe subito la stessa aggressione. Quei ragazzi cercavano la rissa, e qualunque cosa noi avessimo detto o fatto loro ci avrebbero comunque picchiato. Perché l’obiettivo del branco era solo arrivare alle mani».

Anche per gli esponenti del Forum studentesco non può che trattarsi di un episodio isolato. «Dispiace che avvenga proprio a pochi giorni dalla citazione di Sassari come seconda migliore città d’Italia a misura di studente. Condanniamo il gesto e ci proponiamo per un confronto con le istituzioni per discutere sul miglioramento delle condizioni di sicurezza degli studenti» .(lu.so.)

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