La Nuova Sardegna

Sassari

Cossoine avrà i fondi per la rete wireless

Il Gal ha reperito le risorse per superare il digitale dopo che il Comune era stato escluso

31 ottobre 2015
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COSSOINE. Non è stato tagliato fuori, come inizialmente qualcuno aveva temuto, il Comune di Cossoine, dai finanziamenti del Gal Logudoro-Goceano per i “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale”. Con una nota trasmessa all’amministrazione comunale nei giorni scorsi, la direzione del Gal ha comunicato che «a seguito dell’approvazione della quinta rimodulazione del Psl (Piano di sviluppo locale, ndc) del Gal Logudoro Goceano, la domanda di aiuto presentato dal Comune di Cossoine a valere sul bando della misura 321: “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” azione 4: “accessibilità alle tecnologie di informazione e comunicazione” è divenuta ammissibile e finanziabile totalmente per l’importo pari a 62.557,82 euro di contributo pubblico concesso». La quinta rimodulazione del Psl rettifica, quindi, la determinazione adottata dal direttore del Gal il 29 settembre scorso, sulla cui base, di 26 comuni richiedenti, 25 erano stati ammessi e finanziati, mentre la sola domanda del Comune di Cossoine era risultata fra quelle «ammesse e non finanziate per carenza di risorse finanziarie».

«Anche Cossoine, quindi – precisa il sindaco, Sabrina Sassu – potrà spendere i fondi del Gal per favorire l’accesso alle tecnologie di informazione e comunicazione da parte dei cittadini».

Con una deliberazione del settembre scorso, la giunta comunale aveva programmato la spesa dei fondi per la realizzazione di una sala multimediale nel Centro di documentazione, l’installazione di pensiline con pannelli multimediali in Piazza del Popolo, e la copertura con rete wireless di alcune aree pubbliche del centro abitato. Tutti interventi volti a superare quello che viene definito il “digital divide”, il divario digitale che caratterizza le nostre comunità rispetto alle realtà più avanzate. Lo scopo perseguito dal bando del Gal, che per raggiungerlo ha messo in campo un milione e 720mila euro.

Di 32 comuni “D1” che potevano accedere ai finanziamenti – erano esclusi i D2, Ittiri e Ozieri – 26 hanno presentato la domanda e tutti hanno ottenuto sostanzialmente le risorse richieste, che vanno da un massimo di circa 100mila euro (Romana, Padria, Tula, Ittireddu, Cheremule, Thiesi) ad un minimo di 16mila euro (Semestene). Strettissimi i tempi di attuazione dei progetti, che devono concludersi entro il 30 novembre, con la realizzazione di tutto quanto previsto e con la presentazione delle domande per il pagamento del saldo finale.

Mario Bonu

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