La Nuova Sardegna

Sassari

Una proposta di legge per la salvezza della Sgb

di Mauro Tedde
Una proposta di legge per la salvezza della Sgb

I consiglieri di Forza Italia chiedono il passaggio di beni e personale alla Asl Tedde: «Per la struttura di Ploaghe necessaria una modifica della normativa»

28 ottobre 2015
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LOAGHE. La procedura di trasformazione giuridica della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe da Ipab in Asp (azienda di servizi alla persona) sta incontrando non poche difficoltà e il rischio concreto è che la Sgb possa davvero scomparire. Inoltre la situazione dei lavoratori della struttura sanitaria, da quattro mesi senza stipendio, è divenuta ormai insopportabile. Per questo i consiglieri regionali Tedde, Peru, Pittalis, Cappellacci, Oscar Cherchi, Fasolino, Locci, Randazzo, Tocco, Tunis e Alessandra Zedda hanno deciso di rompere gli indugi e di proporre al Consiglio alcune modifiche alla legge regionale 23 dicembre 2005 n. 23 così da prevedere, in caso di estinzione della Sgb, che le funzioni e i beni siano trasferiti alla Asl nel cui ambito territoriale hanno la sede legale. «Nell’ambito del quadro normativo regionale che disciplina l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali da parte della Regione Sardegna, riformato con legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23 - spiega uno dei proponenti, il consigliere di FI Marco Tedde - il legislatore ha introdotto una specifica norma contenuta nell’articolo 44 della stessa legge finalizzata a disciplinare la trasformazione delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab), che la legge 17 luglio 1890, n. 6972, ha da sempre annoverato in via esclusiva nell’alveo delle istituzioni di diritto pubblico, in Aziende pubbliche di servizi alla persona o anche in Associazioni o Fondazioni di diritto privato. La norma, inoltre, introduce la possibilità di procedere alla soppressione delle Ipab che non sono in grado di funzionare correttamente e che non possiedono i requisiti per essere trasformate in Asp, Associazioni o Fondazioni, prevedendone il contestuale trasferimento di funzioni, personale e beni ai Comuni in cui hanno sede legale. L’applicazione di detta normativa alle Ipab che svolgono attività socio-sanitarie comporterebbe in caso di estinzione il trasferimento ai Comuni di funzioni sanitarie proprie delle Asl nella loro qualità di soggetti istituzionalmente preposti alla cura della salute. In tale ottica l’ipotesi di modifica alla legge regionale n. 23, contenuta nella proposta di legge, traccia una prospettiva differente per le Ipab che svolgono prevalentemente attività socio-sanitaria, prevedendo, in caso di estinzione, che le funzioni e i beni siano trasferiti all’Asl. Ciò al fine di assicurare una più corretta corrispondenza tra le funzioni socio-sanitarie eventualmente svolte dalle Ipab e l’ente, la Asl, chiamato ad esercitare le stesse funzioni con l’assorbimento dei relativi beni e del personale».

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