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il progetto

Nasce a Sassari una scuola civica di cinema

Nasce a Sassari una scuola civica di cinema

I corsi programmati da due cineclub, saranno incentrati su sceneggiatura, montaggio e fotografia

16 ottobre 2015
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SASSARI. Parafrasando il titolo di un fortunato film si potrebbe dire, tutti pazzi per il cinema. In barba alla cronica carenza di sale e alla drammatica penuria di spazi per la cultura, nasce a Sassari la prima scuola di cinema in Sardegna. L’iniziativa è il frutto dall’alleanza fra due cineclub, che con il contributo del Comune e della Fondazione Banco di Sardegna, hanno attivato quattro corsi rivolti a tutti gli appassionati della settima arte. I dettagli del progetto sono stati illustrati venerdì 16 ottobre, nella nuova sede di corso Trinità 161, da Sergio Scavio, (Nuovo Aguaplano) e Renato Quinzio, (Nuovo Circolo del cinema).

La sensazione è che sul fronte della cinematografia, dopo anni di stallo, sia in atto una vera controtendenza è più che palpabile. L’ottimo successo riscosso dalla rassegna dedicata alle scuole, l’annunciata prossima realizzazione della multisala e la presenza - come ha rimarcato Sergio Scavio - di numerosi registi e tecnici che operano nel territorio, confermano, se ce ne fosse bisogno, che in città quella del cinema è una realtà tutt’altro che sopita. Ora nasce la prima scuola civica di cinema: «Civica - hanno spiegato Scavio e Quinzio - non solo perché opera in un contesto urbano, ma anche perché ha un obiettivo sociale, quello di formare spettatori che abbiano una diversa sensibilità consentendo, al contempo, una fruizione più consapevole dell’arte cinematografica».

Che la passione per il cinema, a Sassari, sia di casa, lo confermano anche la presenza di altri due storici cineclub, Amerindia di Carlos Cardini e Cineclub Sassari di Carlo Dessì. Un altro elemento di novità è che la scuola ha sede in un locale di proprietà privata, appena ristrutturato, dove docenti e tutor terranno i quattro corsi appena attivati. «Non abbiamo tempo di aspettare i tempi della burocrazia - ha detto Scavio, non senza polemica - bisogna dare risposte concrete alla voglia di cinema». I corsi, dunque, sono quattro: il primo tratta di tecnica e pratica del cinema, dura sei mesi e spazia dall’analisi alla produzione di un’opera cinematografica. Il secondo, di tre mesi, è incentrato sulla fotografia, con taglio cinematografico. Della durata di tre mesi è anche quello dedicato al montaggio. Non poteva certo mancare la sceneggiatura, oggetto della quarta tipologia, dove storia del cinema, analisi del film e sistemi di ripresa saranno i temi portanti.

Tra i docenti della scuola figurano Sara Arango, Fabio Sanna, Ambrogio Nieddu e altri esperti, molti dei quali reduci dal Centro sperimentale di cinematografia di Roma. I responsabili della Scuola civica di cinema, che ha anche una collaborazione con la Burn Out film, hanno annunciato di voler estendere l’attività di promozione anche ai territori vicini. Per informazioni sui costi e sulle modalità di iscrizione, si può telefonare al 392.2533221 oppure scrivere a scuolacivicacinema@gmail.com, ancora, visitare il sito ufficiale della scuola all’indirizzo www.scuolacivicacinema.it.

Antonio Meloni

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