La Nuova Sardegna

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Rissa tra suocero e genero, i due finiscono all’ospedale

di Salvatore Santoni
Posto di blocco dei carabinieri
Posto di blocco dei carabinieri

Sorso, un dissidio familiare degenera in mezzo alla strada all’ora dell’aperitivo L’episodio è avvenuto lunedì scorso in via Borio davanti ai passanti attoniti

29 luglio 2015
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SORSO. Hanno intavolato una discussione in un bar all’ora dell’aperitivo per poi rincorrersi e darsele di santa ragione in mezzo alla strada, dall’altra parte della città. È la triste vicenda familiare della quale si sono resi protagonisti lunedì mattina un suocero e il suo genero. Lo scontro è avvenuto in via Borio intorno alle 13, dove i due hanno deciso di appianare i dissapori familiari a suon di calci e pugni, con tanto di lancio di casco e l’aiuto di un manico di zappa. Ad avere la peggio è stato il suocero, rimasto a terra col volto insanguinato e dolorante all’altezza dell’addome. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Sorso e un’équipe del 118 che ha trasportato l’anziano al pronto soccorso di Sassari.

Mezzogiorno circa, ora dell’aperitivo. Suocero e genero si incrociano all’interno di un bar e nasce una discussione che non promette nulla di buono. L’anziano calca la mano e va pesante con le parole, il giovane molla tutto e si allontana in auto per evitare lo scontro. Nel locale i clienti rimangono attoniti. Il suocero lo segue in moto, i due si ritrovano per strada, prima all’altezza di via Marconi e poi in via Borio, dove scoppiato il finimondo: vola di tutto, anche un casco, che sfonda il lunotto posteriore dell’auto del giovane, e compare un manico di zappa. A completare l’animato quadretto familiare arriva poi sul posto anche la suocera nel tentativo di calmare gli animi dei due uomini.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e un’ambulanza del 118. I medici hanno disposto 30 giorni di cure all’anziano (una costola fratturata e una incrinata) e 7 giorni al giovane, per una tumefazione al volto e qualche problema a una mano. I carabinieri, guidati dal maresciallo Alessandro Masala, sono al lavoro per capire chi ha aggredito chi.

Per ora è certo soltanto che suocero e genero si sono denunciati a vicenda. L’episodio di lunedì è soltanto uno fra i tanti che impegnano la quotidianità dei militari di Sorso. Fra i casi più frequenti ci sono i dissidi familiari fra persone separate ma costrette - solitamente per ragioni economiche - a vivere sotto lo stesso tetto per necessità: situazioni che spesso degenerano. Altri casi sono quelli in cui i figli rubano ai genitori oppure, i più gravi, sono i pestaggi fatti da mariti a danno delle loro mogli. Queste realtà a tinte fosche si traducono nei grandi numeri delle ordinanze di divieto di avvicinamento alle persone offese o di allontanamento dalla casa familiare. E spesso anche in misure cautelari domiciliari, se non direttamente in carcere.

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