La Nuova Sardegna

Sassari

Alghero, sempre più difficile raggiungere le spiagge

Sergio Ortu
L'ingorgo di qualche settimana fa a Mugoni
L'ingorgo di qualche settimana fa a Mugoni

Bombarde, Lazzaretto, Mugoni: con i primi picchi di presenze le vie di accesso mai adeguate vanno regolarmente in tilt per troppe auto e pochi posteggi

06 luglio 2015
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ALGHERO. Con l’arrivo di luglio la Riviera del Corallo ha assunto nella sua completezza l’assetto estivo con le spiagge prese d’assalto, complice l'anticiclone che sta portando temperature decisamente oltre la media. E lungo la fascia costiera a nord della città si ripropongono i problemi di sempre. È il caso delle vie di accesso alle spiagge di Bombarde e Lazzaretto, ma anche nella baia delle Ninfe, a Mugoni. Anche quest’anno si è gestita l’emergenza con l’allestimento di un area di sosta in un terreno abitualmente a pascolo.

L’amministrazione comunale sta apparentemente lavorando sodo per portare ad approvazione gli strumenti di pianificazione, ma si sa della schizofrenia della politica algherese. Intanto nella baia della Ninfe il tempo sembra essere fermato a trent'anni fa tra grandi e piccole difficoltà strutturali. Oltre due chilometri di spiaggia e centinaia di ettari alle sue spalle e un patrimonio naturalistico di rilevanza internazionale che giacciono in attesa di sapere quale sarà il loro futuro.

Lo chiedono in particolare i proprietari di quei terreni che attendono di sapere qualcosa di quella che sarà la destinazione dei loro terreni. Intanto la conta dei danni è presto fatta: luoghi degradati, aree campeggio ancora sotto sequestro, aree archeologiche ostaggio di contenziosi su terreni in cui insistono. E imprenditori balneari che arrancano nel disordine gestionale delle aree di accesso alla spiaggia e che vorrebbero invece per i loro clienti un luogo accogliente e sicuro.

Ma il sindaco Mario Bruno è convinto che il lavoro messo in campo porterà a breve qualche approvazione. «Stiamo lavorando su tutti i fronti per portare a soluzione le problematiche – spiega – le linee guida del Puc sono ormai pronte, il piano del parco è a buon punto. Occorre ora uno sforzo politico e una prova di maturità della nostra classe dirigente che possa finalmente dare a questa città le carte che dettano le regole per il suo futuro sviluppo».

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