La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, ancora moscerini nella sala operatoria numero 4

di Luigi Soriga
Sassari, ancora moscerini nella sala operatoria numero 4

All’ospedale Santissima Annunziata la sanificazione non ha funzionato. Il locale resta chiuso in attesa di altre disinfestazioni

20 giugno 2015
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SASSARI. Dev’essere una casetta molto confortevole se i moscerini ci sono così affezionati. Nonostante tutte le contromisure adottate dall’Asl, non c’è verso di sfrattare gli sciami di insetti dalla loro amata residenza: Ospedale Santissima Annunziata, padiglione vecchio, piano quarto, sala operatoria numero 4.

Gli inquilini si sono rifatti vivi un paio di giorni fa, quando ormai la dirigenza era convinta di averli fatti fuori, e poi ancora ieri mattina. Gli interventi di disinfestazione effettuati dalla ditta specializzata evidentemente gli hanno fatto un baffo, e il risultato è che la sala operatoria numero 4 da quasi due settimane è a loro esclusivo utilizzo. E rischia di rimanere chiusa agli equipe medici ancora per diverso tempo. La direzione dell’Asl ancora una volta è ottimista: fa sapere che le operazioni di sanificazione stanno andando avanti, e l’auspicio è che il problema venga risolto nell’arco del fine settimana, in modo da poter rendere utilizzabile la sala già per lunedì prossimo.

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Il guaio vero è che purtroppo nessuno ha la più pallida idea di dove siano annidate le larve dei moscerini. La sala è stata a più riprese inondata di insetticida, ma evidentemente i prodotti non riescono a colpire il bersaglio. I moscerini potrebbero infatti utilizzare il tunnel d’ingresso dei canali di aerazione dell’impianto di condizionamento, o peggio ancora gli scarichi collegati con i pozzetti esterni.

Nelle altre quattro sale operatorie infestate, i moscerini sono stati debellati e infatti i locali sono stati riaperti all’attività chirurgica. Ma la sala numero quattro continua ad essere un rebus.

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In verità quello dei moscerini è sempre stato un appuntamento fisso del calendario estivo dell’Asl. Anzi la loro presenza ha sempre annunciato l’arrivo della stagione calda. Ma fino ad ora si è trattata di un’intrusione fastidiosa ma gestibile. Quest’anno, forse a causa delle particolari condizioni climatiche, e probabilmente per una mancata disinfestazione preventiva fatta nei tempi giusti, gli occupanti abusivi sono molto più riottosi a sloggiare. Non lo sanno, ma per l’Asl la loro ostinazione è fonte di disagio. C’è una penuria cronica di spazi dove operare, perché i responsabili dei reparti chirurgici esercitano un forte pressing per ottenere sempre più ore. A parte le emergenze, anche le liste delle operazioni programmate è lunga, perché per ogni reparto garantire un numero elevato di interventi va a innalzare lo standard di prestazioni e di qualità. Quindi le sale operatorie sono spazi vitali molto contesi all’interno del Santissima Annunziata.

E in uno scenario del genere le due nuove sale realizzate quattro anni fa e mai collaudate, rappresentano uno spreco di soldi e di risorse che grida vendetta.

Oltretutto erano state concepite per essere ben più moderne rispetto all’archeologia medica del blocco operatorio del quarto piano, dove non esiste nemmeno l’impianto di pressurizzazione.

E non sembra che l’agibilità delle due sale possa essere ottenuta nemmeno in tempi brevi, perché esistono molteplici intoppi per la messa a norma.

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