La Nuova Sardegna

Sassari

Il ritorno alla vita dopo 8 mesi in un buco nero

Giovanni Battista “Titti “ Pinna venne rapito il pomeriggio del 19 settembre 2006 mentre si trovava nella sua azienda di “Monte frusciu” a Bonorva. I banditi fecero fare proprio a lui la prima...

19 giugno 2015
1 MINUTI DI LETTURA





Giovanni Battista “Titti “ Pinna venne rapito il pomeriggio del 19 settembre 2006 mentre si trovava nella sua azienda di “Monte frusciu” a Bonorva. I banditi fecero fare proprio a lui la prima telefonata alla famiglia: «Preparate trecentomila euro sennò mi ammazzano», disse alla sorella.

Il 28 maggio 2007, dopo otto mesi di durissima prigionia in un ovile in uso a Salvatore Atzas, a sedilo, Titti Pinna riuscì esce a fuggire. Vennero arrestati Salvatore Atzas e Natalino Barranca. Il primo è stato condannato in via definitiva a 30 anni, il secondo- proprio di recente - assolto da ogni accusa. Ora è in corso il processo-bis.

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative