La Nuova Sardegna

Sassari

Giudici: «Me ne vado ma i servizi essenziali ora chi li garantirà?»

di Gabriella Grimaldi

L’ex presidente della Provincia fa il bilancio dei suoi mandati Niente soldi per le manutenzioni delle strade e delle scuole

06 giugno 2015
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SASSARI. Dire che se ne va col magone non si addice al carattere forte e battagliero di Alessandra Giudici, per 10 anni presidente della Provincia. Ma di sicuro la preoccupazione per il futuro dell’ente, svuotato di fatto di tutti suoi contenuti da una riforma molto criticata, è forte. Da ieri la Giudici è stata sostituita da un amministratore mandato dalla Regione che rimarrà in carica fino a dicembre. Poi? «Poi... chi lo sa - dice l’ex presidente -. Davanti a questo cambiamento epocale incombe una enorme nebulosa. Che ne sarà dei servizi essenziali garantiti dalla società in house, come la pulizia, la disinfestazione, il monitoraggio ambientale? Che ne sarà del trasporto e dell’assistenza ai disabili garantita dalle cooperative che si erano aggiudicate via via gli appalti? Che ne sarà della manutenzione delle strade e del completamento di alcune di esse? Sono sicura che la Regione non avrà la possibilità di far fronte a tutte queste esigenze e a soffrirne saranno come al solito i cittadini». A rendere paradossale la situazione c’è poi il fatto che i soldi per le opere previste nel bilancio in conto capitale, come appunto la manutenzione straordinaria delle strade, ci sono eccome. Si potrebbero utilizzare per terminare finalmente la Buddi Buddi e ci sono disponibili 3 milioni per un tratto della 131. Peccato che la Regione non autorizzi a spendere un euro per via del patto di stabilità. Si è in attesa da cinque mesi di un decreto ministeriale che dovrebbe attenuare le penali per gli sforamenti del patto consentendo agli enti intermedi di respirare, ma per il momento non ce n’è traccia. Difficile anche ipotizzare il futuro dei dipendenti. «Anche quello è grande motivo di preoccupazione - continua Alessandra Giudici -. Teoricamente dovrebbero passare alla Regione ma a fare che cosa non si sa. E molto presto, visto che la Provincia di Sassari nel 2016 sarà certamente in dissesto finanziario, verranno dichiarati esuberi. Chi tirerà fuori i soldi per gli stipendi? Adesso, nonostante l’ultimo atto della mia giunta sia stato l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, i dirigenti hanno già fatto sapere che non bandiranno gli appalti perché mancano i fondi. La Regione d’altra parte si è rifiutata di concedere spazi finanziari e oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Neppure un euro per le spese correnti».

Detto questo Alessandra Giudici, se proprio deve fare un bilancio dei suoi mandati alla guida della Provincia, parla di un’esperienza molto positiva. «Sono stati anni di lavoro e di soddisfazioni», anche se qualche sassolino dalla scarpa vuole toglierselo. Sono sempre stata eletta al primo turno con grandi risultati: non c’è stata una volta che il mio partito (il Pd) mi abbia appoggiato. Anzi ogni successo veniva abilmente nascosto e ogni insuccesso messo in evidenza. La tessera di quel partito non so più che cosa sia. Ma sono loro ad avermi cacciato».

Adesso Alessandra Giudici ha deciso di prendersi una pausa di riflessione e di tornare al suo lavoro di imprenditrice. «Sto benissimo in quella che è sempre stata la mia veste. La politica? Al momento non voglio pensarci. Poi si vedrà».

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