La Nuova Sardegna

Sassari

«Capodanno, il bando diventerà regola»

«Capodanno, il bando diventerà regola»

Il primo cittadino replica alle polemiche: capisco la delusione di chi ha perso ma tutto è limpido

30 dicembre 2014
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SASSARI. «Le polemiche? Ho letto qualcosa e capisco la delusione di chi ha perso. Ma questa è la prima volta che si sceglie la strada di un bando per decidere chi organizzerà il Capodanno a Sassari. E questo diventerà la regola». Non accetta accuse di poca trasparenza il sindaco Sanna, arrivate dopo che la Dc spettacoli, la ditta di Florinas guidata da Davide Caputo, si è aggiudicata la manifestazione di interesse che il Comune ha bandito l'11 dicembre scorso e chiusa il 18. Sette le buste con le offerte pervenute, tra le quali, oltre a Dc Spettacoli, anche “Donne Nagual”, “Janas”, “Arcobaleno”, “La via del collegio”, “Divina star” e “Mariella Ventre”. E proprio gli esclusi hanno fatto una serie di rilievi sia sulla qualità dell’offerta premiata – troppo settoriale e non per tutti – che sulla modalità scelta per la selezione – bandita senza preavviso e con criteri “su misura”.

«Per quanto riguarda l’offerta artistica – spiega Sanna – c’è una commissione che ha scelto, di esperti del settore, di cui io non faccio parte. Mi sembra un’offerta all’altezza, che rientra dentro i canoni economici posti, 30mila euro, e valorizza gruppi sardi in un evento complessivo che apre alle 21 e va avanti fino a notte. Chi ha perso è deluso e lo capisco, ma avrà occasione di presentare altre idee, e di dare il suo contributo». Sul bando lampo poi: «Ci siamo trovati di fronte ad alcune scelte. Abbiamo deciso di fare un cartellone ricco e di riservare solo una parte dei fondi al Capodanno. Una volta deciso abbiamo prima convocato i possibili interessati, e poi aperto una raccolta di manifestazioni di interesse. Non era mai stato fatto, e mi chiedo se chi si lamenta avrebbe preferito una chiamata diretta. Noi no, e pensiamo che questo metodo, magari con maggior tempo per elaborare i progetti, diventerà la regola. E non solo per il Capodanno». (g.bua)

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