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Libro in limba per celebrare i 40 anni della biblioteca

Libro in limba per celebrare i 40 anni della biblioteca

CHIARAMONTI. L’ultima fatica letteraria del linguista e filologo di Perfugas Mauro Maxia “Marantoni”, i ragionamenti sulla lingua sarda “comuna” e sulla biblioteca quale luogo di crescita culturale...

18 dicembre 2014
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CHIARAMONTI. L’ultima fatica letteraria del linguista e filologo di Perfugas Mauro Maxia “Marantoni”, i ragionamenti sulla lingua sarda “comuna” e sulla biblioteca quale luogo di crescita culturale di una comunità sono stati gli ingredienti dell’appuntamento organizzato venerdì scorso per ricordare il 40° anniversario della biblioteca comunale di Chiaramonti fondata il 23 novembre 1974, sindaco Carlo Patatu. Inizialmente affidata alle cure dell’impiegata Tonina Stincheddu e dopo di Piera Manchia la biblioteca comunale è cresciuta contribuendo allo sviluppo culturale e alla formazione di molti giovani. Con sede nella ex casa comunale in via Vittorio Emanuele e con un patrimonio di circa 9mila volumi e sala multimediale, da diversi anni la sua gestione è affidata all’operatrice di biblioteca Caterina Marrone che segue pazientemente i frequentatori di tutte le età e collabora assiduamente con le altre operatrici della Comes, del Sistema bibliotecario dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, a cui la biblioteca di Chiaramonti ha aderito nel 2012, e con la cooperativa Serenissima che gestisce la ludoteca ospitata, in pomeriggi prestabiliti, in una sala di quei locali. Alla presentazione dell’altra sera, oltre all’autore di “Marantoni” e del dottor Patatu, sono intervenuti il sindaco Marco Pischedda, l’assessore alla Cultura Maria Antonietta Solinas e la coordinatrice del sistema bibliotecario dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas Lisa Contini. Presentando “Marantoni”, un romanzo in lingua sarda che come in un flash back in prima persona racconta la storia del nonno di Mauro Maxia, Carlo Patatu ha anche avuto modo di ricordare come era Perfugas, dove il romanzo è ambientato, negli anni Cinquanta e fare i raffronti con Chiaramonti.

Letizia Villa

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