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funerali a sassari

L’addio degli amici al prof morto in solitudine per “privacy”

di Luca Fiori
L’addio degli amici al prof morto in solitudine per “privacy”

Rientrano in Inghilterra le ceneri di David Paul Bollard, deceduto in ospedale a fine ottobre senza che nessuno avesse più sue notizie. I colleghi: la Sardegna era diventata la sua casa

11 dicembre 2014
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SASSARI. Le ceneri di David Paul Bollard, il docente di inglese deceduto a fine ottobre a Thiesi senza che nessun amico avesse più notizie di lui a causa della privacy, rientreranno in Inghilterra i prossimi giorni.

Ieri pomeriggio, nella cappella del cimitero di Sassari, una sessantina di amici, studenti e colleghi – con in prima fila l’ex rettore Attilio Mastino – gli hanno dato l’ultimo saluto. Oggi, su disposizione di un fratello che vive in Inghilterra ma che a causa di un problema di salute non è riuscito ad arrivare in Sardegna, il corpo del docente verrà cremato. «Good bye David, buon viaggio», hanno detto i suoi amici al termine del rito funebre. Occhi lucidi e tanta commozione, ma anche rabbia per come David ha dovuto affrontare gli ultimi giorni della sua vita. Solo, perché un muro di privacy e burocrazia ha tenuto lontane le uniche persone che aveva in Sardegna: i suoi amici.

Il docente è morto il 22 ottobre scorso in un letto dell’ospedale di Thiesi, dove era stato trasferito per la riabilitazione in seguito a un ricovero di alcune settimane all’ospedale civile di Sassari per via di un ictus. «A Thiesi – tengono a precisare i dirigenti medici dell’Unità operativa di lungodegenza - David Paul Bollard non è deceduto da solo, ma assistito da tutte le figure professionali che operano nel reparto». È all’ospedale di Sassari, però, che gli amici, i colleghi e i vicini di casa erano andati a cercarlo i giorni successivi al malore. Ma nessuno aveva potuto avere notizie di lui. David era una persona un po’ schiva «che aveva scelto la Sardegna come la sua nuova casa» commentavano ieri gli amici in cimitero. Qualcuno ipotizzava che per via di quel suo carattere particolare, avesse chiesto lui stesso ai medici di Sassari di non dare notizie sulle sue condizioni fisiche e di non far passare le visite. Ma per altri non è andata così. «Ho provato più volte – racconta un collega, anche lui inglese – ad avere sue notizie, ma ho trovato solo risposte negative».

Il funerale è stato celebrato solo ieri, quasi un mese e mezzo dopo la morte, perché solo dopo una lunga ricerca è stato rintracciato un fratello che vive nel paesino vicino a Manchester da cui proveniva anche David. Ed è stato proprio lui – insieme a due amici di infanzia del docente – a farsi carico delle spese del funerale e della cremazione. Agli amici e colleghi sassaresi è stata lasciata solo la possibilità di dirgli «good bye» ieri sotto i cipressi del cimitero di Sassari.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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