La Nuova Sardegna

ITTIREDDU. Festa grande, mercoledì scorso, in casa di Giovanni Antonio Satta, comunemente noto in paese e fuori come “Tiu Nanneddu”, nel giorno del compimento del secolo di vita del simpatico e spigliato vegliardo, nato ad Ittireddu nel 1914. Attorno a lui con gioioso brio i numerosi figli ed una folta truppa di nipoti e pronipoti, amici e conoscenti giunti ad Ittireddu per l’occasione anche dalla penisola. Al momento del taglio della grande torta a nome dell'intera comunità hanno espresso auguri calorosi il parroco padre Jerome, il sindaco Rosolino Petretto e il medico Mario Coratza, che lo assiste da anni. Per l'occasione, per i tipi dell’Editore Carlo Delfino, il neo centenario ha dato alle stampe il libro in lingua logudorese (con traduzione a fronte) dal titolo “Ammentos de una vida”. L’ha sostenuto nell'impresa il figlio Diego.

Presentando l'opera tiu Nanneddu si è per ore piacevolmente intrattenuto con tutti, specie con i più giovani. Ha ricordato con lucidità e spirito acuto tantissimi episodi della sua vita partendo dalla prematura morte della madre per l’epidemia della Spagnola, che nel secolo scorso infierì nell'isola. Si dedicò sin da piccolo alla campagna divenendo esperto agricoltore ed allevatore di buoi e di cavalli, ma coltivando ed attivamente praticando sempre la sua grande passione, il ciclismo, tanto che nel 1938 giunse quinto nella massacrante corsa “Trofeo Impero” di 150 chilometri nelle strade sarde di allora (primo al traguardo fu il famoso campione regionale Tatanu Pirastru di Ploaghe). A lungo è stato consigliere comunale e presidente della locale sezione della Coldiretti. Grande cura per tantissimi anni ha riservato ai suoi amati cavalli. Nanneddu Satta dovrebbe essere, a memoria d’uomo, il terzo centenario nato e vissuto a Ittireddu. Il più longevo sarebbe stato con 107 primavere tiu Matteu Tedde (1874/1981); seguito dal cavaliere di Vittorio Veneto Antonico Campus (1897/2001) e da Pietrina "Minnia" Tanda (1908/2010). Oggi per anzianità dopo Nanneddu Satta in paese viene la signora Maria Cau nata nel 1922.

Gerolamo Squintu