La Nuova Sardegna

Sassari

A Sassari e dintorni il turismo è sacro

di Antonio Meloni
A Sassari e dintorni il turismo è sacro

È nata un’associazione che promuove la conoscenza delle principali basiliche e monumenti del territorio

29 novembre 2014
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SASSARI. Tra mille proclami e altrettante proposte mai attuate c’è un progetto concreto studiato con l’intento di stimolare l’interesse verso la storia e le tradizioni della Sardegna inserendo i monumenti sacri dentro i più importanti circuiti del turismo culturale.

L’idea accarezzata da tempo da Ivano Spallanzani (che è anche presidente della Banca di Sassari) si è concretizzata ieri, nella sala “Isgrò” dell’Episcopio, dove è stata presentata alla stampa l’associazione “Amici della Basilica di Saccargia”. Spallanzani, affiancato dall’arcivescovo, padre Paolo Atzei, da monsignor Giancarlo Zichi, direttore dell’archivio storico diocesano, e dal sindaco di Borutta, Silvano Arru, ha illustrato i dettagli di un programma ambizioso che, nel breve e medio periodo, attiverà una rete di cui al momento fanno parte l’arcidiocesi di Sassari e i Comuni di Codrongianos, Ardara e Borutta.

È stata battezzata con il nome della storica basilica che svetta a pochi chilometri da Sassari, ma l’associazione comprende anche la chiesa di Nostra Signora del Regno (Ardara) e l’abbazia benedettina di San Pietro di Sorres (Borutta). Edifici accomunati dal periodo storico in cui furono edificati, tra i secoli XI e XII, in cui nell’isola, e non solo, imperava il Romanico.

«Ogni volta che facevo quella strada _ ha spiegato Ivano Spallanzani _ mi chiedevo il perché quella basilica stupenda fosse così lontana dalla gente ripromettendomi sempre di studiare un progetto per valorizzarla e diffonderne la conoscenza». Poi l’idea è stata presentata alla Curia, subito accolta e approvata all’arcivescovo Paolo Atzei seguito a ruota dai sindaci dei tre comuni interessati: Luciano Betza (Codrongianos), Silvano Arru (Borutta) e Francesco Dui (Ardara).

Da ieri l’associazione è una realtà e ora si tratterà di innescare i meccanismi giusti per creare quella sinergia rimarcata più volte dai promotori dell’iniziativa.

Il progetto “incassa” subito il parere favorevole di Francesco Morandi, assessore regionale al Turismo, presente alla conferenza: «In Sardegna è arrivato il momento di lavorare su una componente turistica diversa da quella promossa finora, l’obiettivo è valorizzare le zone interne a prescindere dalla presenza di turisti sulle coste».

Al riguardo, Morandi ha accennato a 7 progetti di filiera pronti a partire dal prossimo anno, ma non ha voluto dare alcuna anticipazione. L’arcivescovo, padre Paolo Atzei, ha accolto il progetto con slancio rimarcando l’importanza di lavorare in sinergia con altre istituzioni: «Dovremmo abbattere una volta per tutte certi muretti a secco che in Sardegna abbiamo eretto nelle nostre teste almeno dal periodo sabaudo, sono certo che le cose andrebbero per il verso giusto».

Il logo dell’associazione, studiato da Aldo Tanchis, un creativo sardo che lavora a Milano, riporta in forma stilizzata la facciata dei tre monumenti su un basamento rosso con il nome dell’associazione che «nasce _ è stato detto ieri _ senza scopo di lucro». Oltre a Ivano Spallanzani, che sarà il presidente, fanno parte del sodalizio: Bastianino Casu (vice presidente), l’imprenditore Salvatore Desole (tesoriere) e l’antiquario Amedeo Chessa (segretario). Nel consiglio di amministrazione, ci saranno il microbiologo, nonché vice presidente della Banca di Sassari, Salvatore Rubino, monsignor Giancarlo Zichi e i tre sindaci di Codrongianos, Ardara e Borutta, mentre revisore dei conti sarà l’avvocato Francesco Azzena.

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