La Nuova Sardegna

Sassari

«No a bulli e vandali, le nostre famiglie vogliono sicurezza»

di Paoletta Farina
«No a bulli e vandali, le nostre famiglie vogliono sicurezza»

Gli abitanti si lamentano della situazione di forte degrado Aggressioni, danneggiamenti, sporcizia: qui non viviamo più

05 novembre 2014
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SASSARI. Il dibattito sulla Ztl avviato dall’amministrazione comunale con tutte le parti in causa ha messo in ulteriore luce la situazione di sempre più grave degrado in cui è precipitato il centro storico. Nell’incontro che si è tenuto lunedì a Palazzo Ducale le testimonianze dei residenti hanno dipinto un quadro a tinte fosche e in molti hanno parlato di una bomba ad orologeria pronta ad esplodere soprattutto nella zona bassa della città vecchia, ormai diventata sempre più invivibile per gli episodi frequenti di criminalità che stanno minando la tranquillità delle famiglie. Se non un Bronx – è la denuncia – il centro storico è diventato un far west dove non si rispettano le regole, bande di bulli minacciano le persone, le piazze sono punti di spaccio, la prostituzione è in aumento. È ancora vivo il ricordo di quanto accaduto al docente universitario picchiato a sangue da una gang di giovani in piazza Santa Caterina agli inizi di ottobre. L’insegnante sta ancora patendo le pesanti conseguenze dell’aggressione. Poi c’è stato l’episodio dei ragazzi che hanno tentato di dar fuoco al velo di una suora e ai capelli di una dodicenne. E quasi quotidianamente, hanno raccontato i residenti al sindaco Sanna e agli assessori, si verificano episodi di vandalismo

«Oramai la città vecchia è in pieno abbandono – ha affermato Valentina Garau, presidente del Comitato via Università –. Non è tollerabile che si abbia paura di uscire di casa per il timore di fare brutti incontri e di mettere in pericolo la propria incolumità. Non è questo che vogliamo noi residenti. I nostri figli devono poter giocare e stare in strada con serenità. Il centro storico rappresenta una ricchezza che dobbiamo valorizzare e invece si sta impoverendo e degradando».«Occorre più sicurezza – ha rincarato Cristina Mamusi, del Comitato pro Ztl –. Soprattutto nel centro storico basso dove c’è un forte disagio sociale che è arrivato a un punto di non ritorno. La zona è privilegiata dagli spacciatori e dalle prostitute, balordi di tutte le nazionalità bivaccano in bar e negozi. Ci sono stranieri che vivono ammassati in pochi metri quadri, in locali squallidi affittati in nero. Anche su questo bisogna vigilare».

Tra le altre richieste all’amministrazione emerse durante la riunione anche quella di illuminare le strade, dove, quando si spengono le luci delle poche vetrine ancora rimaste aperte, cala il buio quasi totale. Buio che favorisce aggressività e vandalismo. I residenti hanno lamentato i frequenti atti vandalici nei confronti di fioriere, palazzi e negozi. Altra nota dolente la sporcizia nelle strade. E poi gli schiamazzi fino a tarda notte che seguono serate di spettacolo e concerti, unite l’alto volume della musica proveniente da circoli e bar. «Un chiasso – ha fatto notare Checco Cadoni – che si protrae fin quasi all’alba. Nessuno vuole impedire di trascorrere il tempo in allegria, ma abbassare almeno i toni servirebbe per garantire il riposo».

«Stiamo parlando di Ztl, ma non si può ridurre tutto a questioni di traffico o alle esigenze dei commercianti – ha evidenziato Salvatore Carboni –. Se vogliamo promuovere il centro storico a residenza dobbiamo offrire una qualità di vita ben diversa». E Mario Bonino: «Serve immediatamente un’inversione di rotta prima che sia troppo tardi. Il centro deve essere ripopolato per ritrovare quella che era la sua essenza. Il cuore della città che trae la sua forza dagli abitanti e dal commercio».

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