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l’allarme

Comune e associazioni insieme contro la povertà

Comune e associazioni insieme contro la povertà

SASSARI. «Stiamo dando la conferma di voler consolidare il rapporto con il mondo del volontariato in un'ottica di sempre maggiore apertura e trasparenza, soprattutto per accrescere interventi mirati...

28 ottobre 2014
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SASSARI. «Stiamo dando la conferma di voler consolidare il rapporto con il mondo del volontariato in un'ottica di sempre maggiore apertura e trasparenza, soprattutto per accrescere interventi mirati e cercare di incrementare il numero di posti letto e sostenere iniziative di solidarietà e accoglienza diurna».

Parole dell'assessore alle Politiche sociali Grazia Manca che commenta così la pubblicazione dell'avviso pubblico per la presentazione di progetti a favore di persone in situazione di povertà estrema e senza fissa dimora. L'avviso, con tutti gli allegati, è stato pubblicato sul sito web del Comune.

Il bando contro la povertà. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono quelli, si legge nel bando, di sviluppare un approccio innovativo e integrato per la gestione delle problematiche connesse a situazioni di povertà estrema e di grave disagio abitativo. A questo si aggiunge quello di creare una rete di volontariato strutturata che risponda, in modo razionale, alle esigenze manifestate dal territorio, quindi concorrere al potenziamento del livello qualitativo dei servizi rivolti alle persone senza fissa dimora.

I progetti. I progetti potranno essere presentati da organismi di volontariato che già svolgono attività analoghe nel territorio del Comune di Sassari da non meno di 12 mesi e iscritti da almeno un anno nel Settore Sociale-Sezione Assistenza Sociale del Registro regionale del Volontariato nonché da enti ecclesiastici aventi personalità giuridica riconosciuta secondo la vigente normativa. I progetti dovranno essere inviati entro le 12 dell’11 novembr.

L’allarme. La presenza sul territorio di Sassari di un numero crescente di persone in condizione di povertà estrema ha richiesto negli anni la programmazione di azioni congiunte e integrate, finalizzate a garantire interventi di sostegno alle famiglie e alle persone in situazioni di povertà estrema, attingendo a fondi appositamente istituiti dalla Regione autonoma della Sardegna. Attraverso la collaborazione dell'associazionismo strutturato sono stati garantiti i servizi di mensa sociale, distribuzione di pacchi viveri e beni di prima necessità, accoglienza notturna e diurna, nonché servizi di emergenza volti a garantire ospitalità notturna durante i mesi invernali.

Senza casa. I dati disponibili al Comune di Sassari evidenziano, nel territorio del comune capoluogo, una forte concentrazione di persone senza fissa dimora. Nel 2012 si sono rivolte ai servizi sociali territoriali, complessivamente, 258 persone con problematiche di tipo abitativo. Il dato ricomprende persone che vivono senza fissa dimora in senso proprio, provviste di una sistemazione temporanea in istituzioni assistenziali, persone che rischiano di perdere la casa in seguito, per esempio, all'esecuzione di uno sfratto, o che vivono in contesti abitativi inadeguati, cioè abitazioni umide, prive di riscaldamento, sovraffollate.

L’analisi. L'analisi dei dati a disposizione del Comune di Sassari evidenzia un aumento preoccupante del numero di persone senza fissa dimora: nel 2011 tale dato si attestava infatti sulle 38 unità, mentre nel 2012 si sono registrati 102 casi. Di questi, 64 riguardano persone che dormono per strada, in macchina o in ripari di fortuna, mentre 38 si riferiscono a persone provviste di una sistemazione temporanea o a termine in istituzioni assistenziali.

La distribuzione per fascia d'età mette in evidenza che la maggior parte delle persone senza fissa dimora in senso proprio ha un'età compresa tra i 45 e i 55 anni. A Sassari, l'intervento contro le povertà estreme e il supporto ai soggetti senza fissa dimora è integrato con quelli posti in atto dall'assessorato per le Politiche abitative che garantisce un contributo per il pagamento dei canoni di affitto a circa 900 famiglie.

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