La Nuova Sardegna

Sassari

Acqua non potabile, l’emergenza idrica diventa la normalità

di Gavino Masia
Acqua non potabile, l’emergenza idrica diventa la normalità

Nuova ordinanza del sindaco che ne vieta l’uso alimentare La Asl: «Superati i parametri per il manganese e l’alluminio»

22 ottobre 2014
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PORTO TORRES. Per i cittadini turritani arriva l’ennesima limitazione all’utilizzo dell’acqua erogata da Abbanoa dopo l’ordinanza diramata ieri pomeriggio dal sindaco Beniamino Scarpa. Il divieto vale solo per l’utilizzo alimentare, mentre non esiste alcun problema per il lavaggio della frutta e della verdura e per tutti gli usi igienici, compresa l’igiene personale. Il provvedimento del primo cittadino fa seguito alla nota dell’Asl di Sassari dopo che l’ente gestore della rete idrica ha comunicato che, a seguito dei lavori all’impianto di Truncu Reale, i controlli interni hanno evidenziato la non conformità dei parametri “manganese” e “alluminio”. Nell’ordinanza si impone ad Abbanoa di effettuare tutti i controlli interni previsti dal decreto legislativo, comunicando al sindaco e all’Asl le cause di non conformità e i provvedimenti che si intendono adottare per fornire acqua con i requisiti richiesti, nonchè i tempi previsti per il rientro nei limiti dei parametri non conformi e gli esiti favorevoli dei controlli interni.

La storia infinita dei disservizi si ripete dunque ciclicamente nella città dei pozzi, nonostante esista una sentenza del tribunale civile di Sassari che aveva accolto il ricorso del Comune contro Abbanoa, disponendo l’accertamento tecnico preventivo con un perito per stabilire se la rete di distribuzione cittadina fosse conforme agli standard di legge. Poco male, comunque, perché dall’acqua di colorazione marrone scuro si è passati all’acqua non potabile, una situazione che comporterà sicuramente un esborso economico non preventivato per le famiglie che devono acquistare la minerale. Eppure Abbanoa, Per quanto riguarda i lavori di efficientamento delle reti, ha sostenuto ufficialmente di aver ereditato diverse criticità, e in alcuni casi ha constatato doppie se non triple vecchie condotte nelle stesse vie che convivono con quelle più recenti causando gli episodi di torbidità dell’acqua.

I lavori eseguiti in precedenza sulla rete idrica cittadina erano dunque malfatti, secondo l’ente gestore, che ha anche assicurato di aver eseguito la dismissione di circa un chilometro e mezzo di vecchia condotta d’ acciaio sul lato nord del centro abitato, mantenendo in esercizio la sola nuova condotta di ghisa sferoidale e la realizzazione del collegamento della nuova condotta in ghisa con quella in opera in via della Libertà. Appare strano che l’ennesima limitazione d’acqua, ossia il disservizio a carico dell’utenza cittadina, arrivi proprio a una settimana dall’annuncio di Abbanoa che diceva addio alle bollette in acconto basate su consumi presunti agli 8.785 utenti di Porto Torres, i quali riceveranno la seconda fatturazione semestrale per il 2014. Una notizia buona dell’ente gestore, giunta prima del solito inconveniente dell’acqua non potabile per il consumo umano.

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