La Nuova Sardegna

Sassari

Truffa, assolto il “re delle fiere”

di Nadia Cossu
Truffa, assolto il “re delle fiere”

Alcuni espositori diedero l’acconto ma l’evento non si tenne La difesa: voleva solo spostare la data di “Sposa di Maggio”

21 ottobre 2014
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SASSARI. Nessuna truffa e nessuna fuga con i soldi altrui. La sentenza è stata pronunciata dal giudice di Sassari Salvatore Marinaro che alcuni giorni fa ha assolto l’organizzatore di fiere Antonio Mancuso «perché il fatto non sussiste». Il nome dell’imputato era balzato alle cronache nel 2007 quando in questura si erano presentati alcuni imprenditori sassaresi del settore “abiti da sposa e matrimoni” ritenendo di esser stati truffati da Mancuso.

L’antefatto. Secondo le accuse – due i procedimenti riuniti dal giudice Marinaro – nel maggio del 2007 il titolare della ditta individuale “Organizzazione Fiere-Nord Como Milano” con sede a Cantù, avvicinò una commerciante sassarese proponendole di partecipare alla «Fiera degli Sposi» in allestimento a Promocamera. La sede prestigiosa attirò l’attenzione dell’orafa che decise di prendere parte alla manifestazione che le avrebbe consentito di mettersi in evidenza in una grande mostra mercato che sarebbe stata visitata da futuri sposi e da commercianti del settore. Insomma un’ottima opportunità per farsi conoscere. La fiera avrebbe dovuto svolgersi dal 26 maggio 2007 al 3 giugno, ma qualche settimana prima di questa data Mancuso disse alla donna (che aveva già pagato l’iscrizione e l’affitto degli stand) che la manifestazione era stata rimandata alla primavera del 2008 «giustificando tale scelta – scriveva il pubblico ministero nel decreto di citazione a giudizio – con il diniego di alcuni espositori». Secondo il pm «artifizi e raggiri rappresentati dalla consapevolezza che la fiera degli sposi mai si sarebbe tenuta». «Il nuovo periodo non mi interessava – spiegò l’orafa ai poliziotti ai quali presentò la denuncia – e chiesi a Mancuso di restituirmi i soldi (duemila euro ndc). Niente da fare». La commerciante si ritrovò a pagare per più di due anni la rata della finanziaria con cui aveva contratto un prestito per iscriversi alla «Fiera degli Sposi».

Ma l’avvocato Carlo Pinna Parpaglia – difensore dell’imputato – ha sempre sostenuto che quei soldi Mancuso li avesse spesi per le prime fasi organizzative e che la sua intenzione, considerato il dietro-front di alcuni espositori, era solo quella di spostarla e non di sparire con i soldi dei commercianti. Che invece si sentirono truffati e lo denunciarono. Ma dopo sette anni il giudice lo ha assolto dall’accusa.

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