La Nuova Sardegna

Sassari

Il parco giochi dell’ospedale inaugurato e chiuso all’istante

di Luigi Soriga
Il parco giochi dell’ospedale inaugurato e chiuso all’istante

Sassari, il Servizio prevenzione dell’Asl ha bocciato l’area ludica perché non rispetta i requisiti di sicurezza

19 ottobre 2014
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SASSARI. Per ora sono 50mila euro buttati al vento, e per una sanità dalle casse sempre esangui, si tratta di un grave spreco di risorse.

Nemmeno inaugurato da un giorno, con presentazione entusiastica da parte del manager Marcello Giannico, del direttore del presidio Bruno Contu e con grandi sorrisi da parte del sindaco Nicola Sanna, il nuovo parco giochi del Santissima Annunziata è già chiuso e inaccessibile. E il motivo salta subito agli occhi: quella struttura progettata per intrattenere i bambini, non rispetta le più elementare norme di sicurezza. È vero, gli scivoli e le altalene sono super sicuri, c’è anche una pavimentazione morbida con materiale antinfortuni, in modo da rendere più soft le cadute dei bimbi. Peccato che a cinque metri dall’area ludica, sebbene mimetizzata da un grosso albero, si erga il bombolone criogenico che contiene ossigeno. Ma all’inaugurazione del parco tutti hanno fatto finta di nulla, come se quella presenza da migliaia di litri che incombe alle spalle fosse del tutto trascurabile. Certo, le possibilità che questa sostanza possa prendere fuoco sono remotissime, ma in quel caso la sostanza comburente investirebbe con una fiammata devastante un raggio di venti metri. Non per nulla, nelle regole di installazione suggerite dalla ditta Sapio, che gestisce l’approvvigionamento dell’ossigeno, si raccomanda una distanza del serbatoio di almeno 15 metri da ogni altro locale. Ma un possibile rischio e evidentemente non preoccupa il progettista della struttura, la direzione aziendale, i vigili del fuoco e tutti i partecipanti all’inaugurazione del parco giochi. Invece la presenza del serbatoio non è sfuggita al servizio Prevenzione e Protezione dai rischi della stessa Asl. Infatti il direttore sanitario Bruno Contu ha chiesto un parere sulla compatibilità del parco giochi con i luoghi circostanti, e la risposta è stata una categorica bocciatura. Innanzitutto per la presenza del bombolone, che comporta operazioni di carico della cisterna e di dispersione di gas nell’ambiente circostante. Ma poi per la inadeguata recinzione, troppo bassa per contenere l’esuberanza di ragazzini di 12 anni. C’è il rischio che qualcuno scavalchi e venga investimento dalle auto o dai mezzi di soccorso in transito. Il direttore Contu ha preso atto del parere negativo del Servizio prevenzione Asl e ha chiesto alla Europol di sorvegliare l’area ludica e di impedire l’accesso alla struttura.

Quindi l’investimento di 50mila euro al momento è vano, e dato che l’Asl non ha i soldi per i microinfusori per diabetici, per assumere personale o acquistare macchinari, (a meno che gli introiti del parcheggio non siano vincolati), forse il parcogiochi non era tra le priorità aziendali.

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