La Nuova Sardegna

Sassari

«Il dirigente ha ragione e va reintegrato subito»

di Gavino Masia
«Il dirigente ha ragione e va reintegrato subito»

La vicenda di Marcello Garau: il Pd chiede che vengano rispettate le sentenze Luciano Mura: «Il sindaco metta in atto le iniziative per scongiurare altri danni»

19 ottobre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. La vicenda che riguarda la posizione dell’ex dirigente del settore Ambiente del Comune Marcello Garau - licenziato dall’attuale amministrazione comunale e riabilitato al posto di lavoro dalla recente sentenza della quinta sezione del Consiglio di Stato - approderà nel prossimo consiglio comunale attraverso una mozione presentata dal gruppo consiliare del Pd. Nel dispositivo finale del documento i tre consiglieri Luciano Mura, Massimiliano Ledda e Lisa Serrenti, chiedono ai colleghi del consiglio di impegnare il sindaco «a porre in essere tutte le azioni affinché si possano eseguire senza indugio le sentenze della Corte di Appello e del Consiglio di Stato con la immediata reintegra del dirigente, e diffidare i dirigenti a porre in essere atti che potrebbero portare con ragionevole certezza l’ente a ingentissimi danni con gravi ripercussioni per le casse comunali». Se ciò non avvenisse, inoltre, gli esponenti del Pd chiedono che il sindaco «attivi le procedure di tutela dell’amministrazione Comunale». La controversa storia comincia nel 2009 con il concorso bandito dal Comune per la copertura di un posto da dirigente tecnico ambientale a tempo indeterminato, cui avevano partecipato diversi concorrenti. La graduatoria definitiva vedeva vincitore Marcello Garau davanti a Mario Salvatore Cappai. Il secondo classificato impugnava però gli atti di procedura davanti al Tar della Sardegna, chiedendone sia l’annullamento per vizi di violazione di legge ed eccesso di potere sia la dichiarazione di nullità o inefficacia del contratto di lavoro eventualmente stipulato. «In quel momento restava solo da chiedersi cosa possa essere mai accaduto per convincere l’amministrazione comunale a ribaltare completamente tutte le valutazioni che essa stessa fece in sede di assunzione di Garau – ricorda Luciano Mura –, e poi a resistere in giudizio nel contenzioso dinanzi al Tar instaurato da Cappai: la contestazione disciplinare prima e di licenziamento in tronco poi, sono accadute con il cambio di maggioranza politica alla guida del Comune e l’elezione alla carica di sindaco di Beniamino Scarpa nel giugno 2010». Per il Pd le sentenze parlano chiaro, ossia non c’è stato alcun dolo, niente fatto materiale integrante gli estremi di un qualsivoglia reato, niente falsità in atti, niente infrazione disciplinare da parte di Marcello Garau. Tra corsi e ricorsi la documentazione presentata dall’ex dirigente risultava più che sufficiente per i requisiti richiesti dal concorso, così riportano la sentenza della Corte d’appello di Cagliari - che annullava il licenziamento - e per ultimo il Consiglio di Stato che ha stabilito che il legittimo titolare del ruolo di dirigente è Garau. Nelle 10 pagine della mozione, il gruppo Pd rammenta anche che alcuni candidati delle liste che appoggiavano Scarpa, sia lo stesso sindaco, nel 2010 avevano assicurato che «nel caso di vittoria, come primi atti, avrebbero provveduto a passare la scopa per fare pulizia di alcuni dirigenti». Ora i tribunali hanno stabilito che Garau può riprendere il posto di lavoro vinto al concorso, con il Comune condannato a pagare gli stipendi arretrati, e all’interno del consiglio ci sono anche consiglieri di maggioranza che la pensano allo stesso modo. Il Psd’Az, per esempio, ha sempre contestato la decisione assunta allora dall’amministrazione Scarpa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative