La Nuova Sardegna

Sassari

Una giornata che resta nella storia cittadina

Una giornata che resta nella storia cittadina

La macchina organizzativa ha funzionato grazie alla stretta collaborazione tra tutti gli enti coinvolti

14 ottobre 2014
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SASSARI. La macchina organizzata ha funzionato perfettamente e il vescovo Atzei tira le somme di una giornata che rimarrà nella storia di Sassari e della Chiesa.La giornata di domenica 12 ottobre, dedicata alla beatificazione di padre Francesco Zirano, alla quale hanno assistito diecimila persone e che ha visto la presenza del cardinale Angelo Amato, duecento tra vescovi e sacerdoti. «Sono convinto - dice Atzei - che quanto è stato celebrato domenica sia frutto di una serie di adempimenti svolti con amore. In primo luogo, il fatto che una buona parte dei confratelli di Padre Zirano, me compreso, ha sempre sentito l'impegno come un doveroso riconoscimento a un testimone che è stato perfetto imitatore di Cristo e la cui vicenda, per quattro secoli, ha subito il 'martirio' delle improprietà d'impostazione della Causa, delle varie negligenze, dei contesti avversi, della non grande disponibilità a un tipo di fatica che ogni avvio istruttorio di simili Cause comporta».

Perciò il vescovo si sente di ringraziare ancora - come durante la cerimonia - il vice postulatore della Causa, padre Umberto Zucca, «colui che dall'autentico deserto documentale ha saputo trarre rari e fondamentali documenti».

E, per quanto concerne l’organizzazione dell’evento, va sottolineato il supporto di strutture tecniche adeguate, la preparazione capillare della gente (i frati di Santa Maria sono andati in quaranta parrocchie a promuovere l'evento tramite la predicazione), l'annuncio a tutte le Chiese sarde del giorno speciale, la sistemazione dei fedeli nel piazzale, ciascuno col proprio zainetto, posto e sussidi di ogni genere, tutti richiamati ad essere puntuali all'arrivo nel piazzale per una sistemazione serena. Tutto è avvenuto - dice il vescovo - grazie a coloro che in vari modi e a vari livelli hanno collaborato: il Coordinamento, la Segreteria, le cinque Commissioni, il volontariato, il coro della catedrale, diretto da don Antonio Tamponi, che ha accompagnato la cerimonia. E a questi si aggiungono il Comunale di Sassari, la Regione, fondazioni e Banche, supermarket, semplici cittadini, Istituti religiosi, parrocchie, prefettura e questura, polizia di Stato e municipale, carabinieri e guardia di finanza, vigili del fuoco e barracelli, autorità politiche e sindaci dei trentuno Comuni del territorio diocesano.

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