La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, piazzale Segni gremito di folla per il beato Padre Zirano

di Vannalisa Manca
 Sassari, piazzale Segni gremito di folla per il beato Padre Zirano

Duecento sacerdoti hanno preso posto davanti all’altare. In mezzo alla gente anche i discendenti di Gavina Zirano che ebbe una numerosissima famiglia

12 ottobre 2014
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SASSARI. Un mare di folla in piazzale Segni per la beatificazione di padre Zirano, 200 fra sacerdoti e concelebranti (50), tra cui 25 vescovi, che sono arrivati sul palco, vicini all'altare, davanti alla popolazione che ordinatamente è confluita nel piazzale.

In mezzo alla folla anche i parenti Zirano, i discendenti di Gavina che ebbe una famiglia numerosissima. Testimoni oggi sono Luigi e Pierpaolo Nieddu. Padre Francesco Zirano era frate conventuale della chiesa di Santa Maria di Betlem. Quattro secoli fa, nel 1603, all’età di 39 anni, morì martire - scorticato vivo - crocifisso sulla porta Babason di Algeri.

Presiede l'eucarestia il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le cause dei santi. L'ospite che viene da più lontano è l'arcivescovo di Algeri, monsignor Ghaleb Moussa Abdalla Bader, il quale porta in dono un sacchetto di terra proveniente dalla porta Babason: quella terra che simbolicamente contiene il sangue del frate trucidato.

L'arcivescovo di Sassari, Paolo Atzei, prende la parola al termine dell'atto penitenziale. Nel suo intervento, chiede ufficialmente di iscrivere nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio Francesco Zirano, religioso professo dell'Ordine dei Frati minori conventuali. Quindi, il postulatore della causa di beatificazione, padre Angelo Paleri, illustra la biografia di Francesco Zirano, e il cardinale Angelo Amato, in rappresentanza del Pontefice Francesco, da lettura della Lettera apostolica con la quale il Papa ha iscritto nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio Francesco Zirano, fissandone la memoria liturgica per il 25 gennaio, giorno della sua morte, anzi della sua “nascita al cielo”.

Segue il canto del "Te deum", durante il quale viene svelato il grande arazzo con l'immagine del Beato.

Vale ricordare che la cerimonia viene trasmessa da Videolina, oppure in diretta streaming sul sito di San Francesco d’Assisi e su quello dei Frati minori conventuali. Anche via radio: su K2 (Mater Ecclesiae), Nova di Sorso, Planargia, Kalaritana (della diocesi di Cagliari). ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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